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E' così lieve il tuo bacio sulla fronte: Storia di mio padre Rocco, giudice ucciso dalla mafia Formato Kindle

4,5 4,5 su 5 stelle 281 voti

Il 29 luglio 1983 la mafia fa esplodere un'autobomba in via Pipitone Federico a Palermo: muoiono il giudice Rocco Chinnici, gli uomini della sua scorta e il portiere dello stabile dove il magistrato viveva insieme alla moglie e ai figli.
Rocco Chinnici era da tempo nel mirino. Innovatore e precursore dei tempi, aveva intuito che, per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso, era necessario riunire differenti filoni di indagine, comporre tutte le informazioni e le conoscenze che ne derivavano. Per farlo, riunì sotto la sua guida un gruppo di giudici istruttori: Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e Giuseppe Di Lello. L'anno dopo la sua morte, questo gruppo prenderà il nome di «pool antimafia».
La storia ci tramanda come e perché Rocco Chinnici sia stato ucciso. Ci tramanda un eroe. A lui però non sarebbe piaciuto essere chiamato così. Era prima di tutto un uomo, un padre, cui è toccata in sorte una vita straordinaria, o forse un destino, che lui ha scelto di assecondare fino alle estreme conseguenze. Dopo decenni di silenzio, Caterina Chinnici, la figlia primogenita - a sua volta giudice, a sua volta impegnata nella lotta alla mafia, a sua volta sotto scorta - sceglie di raccontare la loro vita «di prima», serena nonostante le difficoltà, e la loro vita «dopo». Sceglie di raccontare come lei, i suoi fratelli e la madre abbiano imparato nuovamente a vivere e siano riusciti a decidere di perdonare: l'unico modo per sentirsi degni del messaggio altissimo di un padre e un marito molto amato. «Ci siamo protetti per trent'anni dietro uno scudo di riservatezza, ma mi sono detta che forse era il momento di raccontarlo, questo giudice, dandogli sulla carta la forma che ha per me e che riconosco come sua: con tanto di manone e voce tonante, con la delicatezza struggente che usava con tutti noi e la forza incrollabile che ci ha tenuto in piedi anche dopo la sua morte».

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Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B00HEV6S86
  • Editore ‏ : ‎ MONDADORI (2 gennaio 2014)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 1101 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 124 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    4,5 4,5 su 5 stelle 281 voti

Recensioni clienti

4,5 su 5 stelle
4,5 su 5
281 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 11 marzo 2024
Sono rimasto colpito da questo libro.
Dopo averlo letto ho sentito il dovere di parlare con i miei alunni del Giudice Rocco Chinnici...
Il dovere di raccontare la vita dell' On. Dott.ssa Caterina Chinnici.
Una grande donna, un grande Magistrato.
Lo consiglio vivamente.
Recensito in Italia il 27 gennaio 2024
Avevo visto il film e desideravo leggere il libro da cui era stato tratto. Il libro ha pienamente soddisfatto le mi aspettative anzi: mi è piaciuto ancor più del film!
Recensito in Italia il 19 marzo 2018
Ho appena finito di leggere “È così lieve il tuo bacio sulla fronte” della giudice Chinnici: stupendo, un gioiello, un capolavoro, il libro che tutti i magistrati e gli aspiranti magistrati dovrebbero leggere.
Sono contenta di averlo letto perchè il film- che mi è piaciuto tantissimo e ho trovato tutti gli attori straordinari- se ne discosta molto e tace su tanti aspetti che invece il libro approfondisce: in modo commovente senza mai divenire melenso o eccessivamente sentimentale, fa conoscere un integerrimo magistrato ma anche un uomo buono, semplice ed umile.
E soprattutto fa conoscere un padre amorevole, presente e straordinario, grazie all’incredibile testimonianza della figlia maggiore Caterina (anche lei magistrato) che dopo 30 anni di silenzio (il libro è del 2013) apre il suo cuore e i suoi ricordi e ci rende partecipi del devastante dolore che una figlia si trova costretta ad affrontare a seguito dell’uccisione del padre da parte di quella stessa mafia che lui combatteva con tutte le sue forze. Un dolore che nè il tempo nè la giustizia ottenuta potranno mai cancellare (sbalorditivo quando svela che, nonostante fosse sposata e anche giovane, sia riuscita a diventare madre solo dopo 8 anni dalla morte di suo padre e ció a causa dello sconvolgente trauma psicologico subito).
Il libro ci insegna - tramite le lezioni che la giudice Chinnici ha appreso da suo padre - l’importanza di decidere con la propria testa e l’importanza della cultura, quest’ultima arma potente e primaria contro la mafia e la criminalità. Ci svela cosa significa per un giudice essere fedele soltanto alle leggi e allo Stato e ci fa capire che solo la legalità è sinonimo di libertà.
Nelle ultime, toccanti pagine, la Chinnici ci parla del suo sentirsi “superstite ma mai vittima” e confida qual è stato il suo strumento per tornare a vivere: il perdono, che rende grandi e rende degni degli insegnamenti di chi non c’è più.

Consigliatissimo!
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Recensito in Italia il 15 settembre 2021
Un ritratto sincero e schietto di un uomo a servizio dello Stato, ucciso dalla vigliaccheria dei mafiosi.
Il racconto è dolce e profondo, mai retorico.
Recensito in Italia il 7 marzo 2022
richiesto dall'insegnante di letteratura Italiana di mia figlia. secondo noi è un mattone, magari ci sono modi meno pesanti per far conoscere determinate realtà ai ragazzi, la lettura di questo libro ha generato un disinteresse e distacco generale della classe verso l'argomento
Recensito in Italia il 27 gennaio 2015
Un libro che apre una finestra sul mondo della realtà, un mondo meno luci e più ombre, ma pur sempre il nostro. Caterina Chinnici (che io avrò la fortuna di incontrare in un'occasione riservata alle scuole) racconta di suo padre Rocco Chinnici, uno dei massimi esponenti della lotta antimafia. Il suo coraggio, la sua passione per il proprio lavoro e per la famiglia, il suo senso del dovere sono descritti dall'autrice attraverso il dolce ma doloroso filtro del ricordo.
Un libro da leggere ma soprattutto una lezione di vita da imparare.
3 persone l'hanno trovato utile
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