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Pioggia nera (Gli Adelphi Vol. 216) Formato Kindle

3,7 3,7 su 5 stelle 185 voti

«Mi raccomando di essere gentile con la zia...» aveva detto la mamma. Sono passati tanti anni, ma Jérôme se lo ricorda come fosse oggi il giorno in cui era arrivata quella «vecchia foca» della zia Valérie, con la sua «faccia larga e grassa, diversi strati di doppio mento e una peluria scura sul labbro superiore». Lui aveva capito subito che era cattiva, quando si era installata di prepotenza – enorme, maleodorante, astiosa – nella loro minuscola casa sopra il negozio di tessuti. E aveva capito pure che lo odiava, ancor prima che in un momento di rabbia lei schiacciasse gli animaletti con cui giocava, seduto per terra davanti alla finestra a mezzaluna. Ma c’era un’altra cosa che Jérôme aveva capito prima degli altri: dove si nascondeva, per sfuggire alla polizia, il padre di Albert, l’esile bambino biondo che viveva, dietro una finestra a mezzaluna identica alla sua, dall’altra parte della piazza, e che lui considerava suo amico anche se non si erano mai parlati. Ma doveva fare attenzione a non destare i sospetti di zia Valérie, perché lei era malvagia, avida e malvagia...
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Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B00FDTI9OC
  • Editore ‏ : ‎ Adelphi; 3° edizione (25 settembre 2013)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 618 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 127 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    3,7 3,7 su 5 stelle 185 voti

Recensioni clienti

3,7 su 5 stelle
3,7 su 5
185 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 26 aprile 2021
Simenon ti catapulta in altre epoche, in altre realtà e in altri animi umani. Un bambino la cui quotidianità viene stravolta dall'arrivo di una zia perfida, si alternano sentimenti di tenerezza a veli di ironia. Un duello tra due età che nella lotta non sono poi così diverse. E il mondo che irrompe dalla finestra a mezza luna è tutto da scoprire e da leggere con grande piacere.
Recensito in Italia il 22 gennaio 2023
Un romanzo che descrive, come solo Simenon sa fare, luoghi, personaggi e stati d'animo che ti costringono a leggere avidamente quasi a divorare questo libro ed a chiederne ancora quando finisce. "Al contrario, mi coprivo, freddoloso, con i brandelli di sonno che riuscivo a racimolare." Questa secondo me la più bella espressione del libro.
Recensito in Italia il 16 febbraio 2013
All’età di 7 anni Jerome, a casa da scuola per evitare un’epidemia di scarlattina, passa il tempo guardando, dalla sua camera, la finestra dell’appartamento di fronte in cui vivono, in condizioni disagiate, un bimbo tubercolotico e sua nonna.
La vita di Jerome e dei suoi genitori è scombussolata dall’arrivo improvviso della vecchia zia Valerie, una ricca parente, che sconvolge le abitudini della famiglia.
Nel frattempo, in un’epoca difficile e piena di tensioni sociali, il padre del bimbo dell’appartamento di fronte compie un attentato che porta alla morte di un poliziotto e, braccato dalla polizia che ha messo una taglia di 20.000 Franchi sulla sua testa, cerca rifugio ovunque.
Jerome intuisce dove si trova ma cerca di nasconderlo alla zia; che però capisce dov’è il nascondiglio e, attirata dalla taglia e anche per dare un dispiacere al nipote, informa la polizia.

L’ambientazione è meravigliosa, le descrizioni sono precise e realistiche; la pioggia, l’odore del combustibile per accendere la stufa, l’umidità e l’inclemenza del tempo, presenti in tutto il romanzo, si percepiscono come reali.
Bellissima anche l’analisi psicologica dei protagonisti: la rappresentazione della vecchia e “cattiva” zia è esemplare.

Uno degli aspetti che mi è piaciuto di più è la narrazione che è basata sui ricordi del protagonista di fatti avvenuti quando era bambino, talvolta precisi, talvolta confusi, a volte anche ingigantiti. Fatti ritenuti importantissimi agli occhi di un bambino e quindi scolpiti nella memoria, di cui gli adulti nemmeno si ricordano.

Interessante anche il contrasto che si evidenzia tra il mondo dei bambini e quello dei grandi: i primi si inventano storie mediante l’osservazione precisa dei dettagli di ciò che li circonda, mentre i secondi si ammazzano di lavoro senza vedere e capire nulla del contesto.

Notevole e stimolante.
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 27 febbraio 2022
Da Simenon ci si aspetta sempre tanto, in questo caso a mio avviso manca la tensione, l'avvicinarsi della fine, lo spettro dell'inevitabile tragico epilogo. È un racconto più edulcorato, persino dolce in qualche punto.
Recensito in Italia il 17 aprile 2016
Il mondo visto dagli occhi di un bambino di 7 anni attraverso una finestra a mezzaluna. Il mondo è la piazza del paese e racchiude tante storie diverse, alcune terribili.
In casa ci sono Jerome, i suoi genitori e zia Valery con altre storie da raccontare.
Troverete tante vite in queste pagine, mettetevi comodi e godetevi il racconto :)
Una persona l'ha trovato utile
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Recensito in Italia il 8 agosto 2011
Per il piccolo Jerome il mondo inizia e finisce con la piazza sotto le finestre di casa.
Il romanzo racconta in parallelo due grandi scombussolamenti nella vita del bambino: quello prodotto dall'arrivo in casa della odiosa zia Valerie (una che arriva a distruggere i suoi poveri giocattolini), accolta dai genitori nella speranza di riceverne i lasciti, e quello legato alla caccia e alla cattura di un attivitsta anarchico, accusato di gravi attentati, e ai tumulti che questa vicenda provoca nel paese e, quindi, nella grande piazza del mercato.
Quasi tutto è visto e vissuto da una finestra, dirimpetto alla quale - attraverso un'altra finestra - Jerome segue la vita di un altro bambino infermo, l'unico suo "amico".
Difficile da raccontare, perché la trama è rimessa ai ricordi di Jerome, solo che - lui stesso lo ammette - certe situazioni sono perfettamente nitide nella sua memoria anche nei minimi dettagli, altre inìvece fa fatica a collocarle e persino a capire se sono frutto di fantasia o realtà.
Quel che subito capiamo, comunque, è la felicità è da un'altra parte; tutto è, più che bagnato, avvolto da una perpetua pioggia nera.

Di questa "pioggia nera" si parla continuamente nel libro, ma avverto che il titolo originale ("Il pleut, bergere..") allude piuttosto ad una filastrocca contenuta addirittura in un'operetta del '700, "Laura e Petrarca". Ecco l'attacco:
Piove, piove pastorella
Spingi le tue pecore bianche,
Vieni nella mia casa,
Pastorella, veloce, vieni;
Sento il fogliame,
Acqua che cade rumorosamente:
Qui, qui la tempesta;
Questo è il lampo che brilla.

Cosa ha a che fare il testo di questa chanson con la storia narrata nel roimanzo? Nella dimensione sospesa fra ricordo e sogno in cui si snoda la memoria di Jerome, questo diventa un altro piccolo mistero.
4 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 25 settembre 2017
Questo libro l'ho letto per la seconda volta. La maestria di Simenon non finisce mai di stupirmi: le sue descrizioni delle situazioni intime, i sentimenti delle persone e la capacità di creare quel clima che è così tipico delle letteratura francese di quel periodo.
Un libri da rileggere sempre!

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