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Nel Paese dei Ciechi (Biblioteca minima Vol. 30) Formato Kindle

4,2 4,2 su 5 stelle 185 voti

Sperduto nelle Ande, Nuñez viene accolto da una comunità i cui membri sono tutti ciechi. Confuso dalla vita laboriosa e dai sensi finissimi dei suoi ospiti, dovrà destreggiarsi fra il proprio senso di superiorità e la loro remota saggezza: anche perché i ciechi si sono prefissi di guarirlo a tutti i costi dalla sua inspiegabile, perversa ossessione per la vista.
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Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B00B1QO0YO
  • Editore ‏ : ‎ Adelphi (16 gennaio 2013)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 836 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 26 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    4,2 4,2 su 5 stelle 185 voti

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H. G. Wells
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Recensioni clienti

4,2 su 5 stelle
4,2 su 5
185 valutazioni globali
Piccolo capolavoro prezioso
5 Stelle
Piccolo capolavoro prezioso
H. G. Wells è noto come padre della fantascienza, alla quale ha sempre attribuito un valore sperimentale, ovvero di esperimento mentale, in relazione alle tematiche sociali. In questo breve ma intenso racconto di poche pagine, che si legge piacevolmente in un'oretta, Wells mette alla prova l'idea di società alla luce della diversità di visione. Il racconto si svolge tutto attorno a un paese sperduto nelle Ande cilene, inghiottito da una frana e rimasto isolato. Lì si sviluppa un piccolo gruppo composto però da individui ciechi: " Da quattordici generazioni questa gente era cieca e tagliata fuori dal mondo dei vedenti; i nomi di tutte le cose relative alla vista erano svaniti e mutati; la storia del mondo di fuori era svanita e mutata in fiaba infantile; ed essi avevano cessato di curarsi di alcunché al di là delle pendici rocciose sopra il muro di cinta. Tra loro erano nati ciechi di genio, che avevano messo in forse le briciole di credenze e tradizioni risalenti ai tempi della vista, e le avevano liquidate come vane fantasie, sostituendovi nuove e più sensate spiegazioni. L’immaginazione si era in buona parte rattrappita insieme agli occhi, ed essi si erano creati nuove immaginazioni con le orecchie e i polpastrelli, via via più sensibili". Come si legge da questo breve frammento, si tratta di una micro-società che ha mutato la sua rappresentazione della realtà a causa di una mutazione dei sensi.Gli abitanti del villaggio non sanno infatti di essere ciechi, tanto è il tempo trascorso dalla loro forzata clausura. Giungerà fra loro, per un caso inaspettato, uno scalatore. Da quel momento in poi la storia si svolge nella dialettica fra l'ospite involontario, che si sente superiore e che in virtù della vista possiede anche la fantasia, e il popolo dei ciechi, per il quale ogni riferimento al senso della vista è una chimera.
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Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 26 maggio 2020
H. G. Wells è noto come padre della fantascienza, alla quale ha sempre attribuito un valore sperimentale, ovvero di esperimento mentale, in relazione alle tematiche sociali. In questo breve ma intenso racconto di poche pagine, che si legge piacevolmente in un'oretta, Wells mette alla prova l'idea di società alla luce della diversità di visione. Il racconto si svolge tutto attorno a un paese sperduto nelle Ande cilene, inghiottito da una frana e rimasto isolato. Lì si sviluppa un piccolo gruppo composto però da individui ciechi: " Da quattordici generazioni questa gente era cieca e tagliata fuori dal mondo dei vedenti; i nomi di tutte le cose relative alla vista erano svaniti e mutati; la storia del mondo di fuori era svanita e mutata in fiaba infantile; ed essi avevano cessato di curarsi di alcunché al di là delle pendici rocciose sopra il muro di cinta. Tra loro erano nati ciechi di genio, che avevano messo in forse le briciole di credenze e tradizioni risalenti ai tempi della vista, e le avevano liquidate come vane fantasie, sostituendovi nuove e più sensate spiegazioni. L’immaginazione si era in buona parte rattrappita insieme agli occhi, ed essi si erano creati nuove immaginazioni con le orecchie e i polpastrelli, via via più sensibili". Come si legge da questo breve frammento, si tratta di una micro-società che ha mutato la sua rappresentazione della realtà a causa di una mutazione dei sensi.
Gli abitanti del villaggio non sanno infatti di essere ciechi, tanto è il tempo trascorso dalla loro forzata clausura. Giungerà fra loro, per un caso inaspettato, uno scalatore. Da quel momento in poi la storia si svolge nella dialettica fra l'ospite involontario, che si sente superiore e che in virtù della vista possiede anche la fantasia, e il popolo dei ciechi, per il quale ogni riferimento al senso della vista è una chimera.
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5,0 su 5 stelle Piccolo capolavoro prezioso
Recensito in Italia il 26 maggio 2020
H. G. Wells è noto come padre della fantascienza, alla quale ha sempre attribuito un valore sperimentale, ovvero di esperimento mentale, in relazione alle tematiche sociali. In questo breve ma intenso racconto di poche pagine, che si legge piacevolmente in un'oretta, Wells mette alla prova l'idea di società alla luce della diversità di visione. Il racconto si svolge tutto attorno a un paese sperduto nelle Ande cilene, inghiottito da una frana e rimasto isolato. Lì si sviluppa un piccolo gruppo composto però da individui ciechi: " Da quattordici generazioni questa gente era cieca e tagliata fuori dal mondo dei vedenti; i nomi di tutte le cose relative alla vista erano svaniti e mutati; la storia del mondo di fuori era svanita e mutata in fiaba infantile; ed essi avevano cessato di curarsi di alcunché al di là delle pendici rocciose sopra il muro di cinta. Tra loro erano nati ciechi di genio, che avevano messo in forse le briciole di credenze e tradizioni risalenti ai tempi della vista, e le avevano liquidate come vane fantasie, sostituendovi nuove e più sensate spiegazioni. L’immaginazione si era in buona parte rattrappita insieme agli occhi, ed essi si erano creati nuove immaginazioni con le orecchie e i polpastrelli, via via più sensibili". Come si legge da questo breve frammento, si tratta di una micro-società che ha mutato la sua rappresentazione della realtà a causa di una mutazione dei sensi.
Gli abitanti del villaggio non sanno infatti di essere ciechi, tanto è il tempo trascorso dalla loro forzata clausura. Giungerà fra loro, per un caso inaspettato, uno scalatore. Da quel momento in poi la storia si svolge nella dialettica fra l'ospite involontario, che si sente superiore e che in virtù della vista possiede anche la fantasia, e il popolo dei ciechi, per il quale ogni riferimento al senso della vista è una chimera.
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Recensito in Italia il 20 maggio 2021
Racconto eccezionale, uno dei più belli dell'autore. Il libro è di una sessantina di pagine, di cui una cinquantina per il racconto in sé e le restanti incentrate su una lettura critica dello stesso.
Unica pecca il prezzo, un paio di euro ineno sarebbe stato più onesto
2 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 28 ottobre 2021
Sempre interessante leggere Wells. Appassionante e pieno di spunti di riflessione questo "Nel paese dei ciechi", una valle isolata nella quale una comunità di non-vedenti ha sviluppato una società perfettamente organizzata grazie all'affinamento degli altri sensi e dove capita per caso un vedente.
L'impatto è straniante. L'uomo "normale" si illude, nella sua presuntuosa superiorità di vedente, che sia facile emergere e diventare un punto di riferimento, una sorta di messia per degli esseri che crede limitati, inferiori e ansiosi di ascoltarlo spiegare il mondo al di fuori della loro valle.
Ma si rende presto conto che la realtà è capovolta, ciò di cui parla è per gli altri inconcepibile e il suo pretendere che comprendano parole per loro inesistenti come luce, ombra, colori, cielo, vista, vedere,... fa di lui un "diverso", un incapace, uno da deridere, addirittura un povero folle da curare. Infatti lui è "unico" e per essere assimilato deve perdere la prerogativa che lo rende unico.
Ognuno è prigioniero della sua realtà, l'uomo vedente impossibilitato ad integrarsi, ma anche i ciechi che non hanno idea della realtà fuori dalla loro e, ottusamente, non accettano idee nuove.
Davvero fantastico, geniale, con una grande potenza narrativa.
4 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 2 ottobre 2019
Racconto breve, pensavo mi ricevere qualche spunto di riflessione in più. Speravo meglio!
Recensito in Italia il 1 gennaio 2017
Ho sempre accostato il nome di Wells unicamente alla fantascienza, e ignoravo che si fosse dedicato anche a tutt'altro tipo di narrativa. È stata una fortuna poter rimediare a questa mancanza.
Questo racconto è, come si suol dire, breve ma intenso. La prosa è godibile e le descrizioni sono indimenticabili. Cinque stelle sono il minimo anche per la trama, che fa riflettere sulla diversità senza scadere in triti luoghi comuni, che si sviluppa senza una morale finale e senza sdolcinatezze sull'amore che vince su tutto... e l'occasione di andare a parare proprio lì c'era eccome.
Trovo meraviglioso che Wells non l'abbia colta, che non si sia infilato tra le righe per cercare di guidarmi nelle riflessioni. No, lui si è limitato a descrivere e a raccontare, ad aprire una porta verso questo mondo da esplorare liberamente.
Una lettura consigliatissima.
3 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 8 febbraio 2018
Da leggere tutto in un fiato per non perdere e ricercare un senso di sorpresa ed inquietudine che si prova con la lettura.
Una vita più semplice e diversa può essere migliore di quella da noi spesso negata come positiva?
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Recensito in Italia il 10 marzo 2021
Ho dato questa valutazione perchè ho trovato questo libro(come anche gli altri libri di Wells) molto utile per riflettere sul nostro mondo, esplorandone un altro che,sembra tanto diverso quanto simile.
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Recensito in Italia il 25 ottobre 2013
Un racconto breve (circa 60 pagine), ma così denso di significati che lascia particolarmente sorpresi.
Davvero interessante sia per la trama di questo viaggiatore che si perde in un paese di soli ciechi, sia per gli spunti di riflessione (il protagonista spesso ripete "nel paese dei ciechi il monocolo è re", ma se i ciechi non sanno di esserlo? lui viene preso non come re, ma solo come un folle).

Alcune scene sono descritte così perfettamente che senti l'angoscia della situazione.

Bello, potente e poetico il finale.
Assolutamente da leggere.
4 persone l'hanno trovato utile
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