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L'ultimo lupo mannaro (Special books Vol. 7) Formato Kindle

3,8 3,8 su 5 stelle 42 voti

Jacob Marlowe ha appena scoperto di essere l’ultimo della sua specie. È braccato dai suoi nemici e tormentato da un tragico passato. Logorato da due secoli di lussuria e di assassinii, a cui è spinto ogni mese dalla Maledizione che lo ha colpito, ha deciso di consegnarsi alle autorità alla prossima luna piena. Gli ultimi trenta giorni prima che tutto finisca. Ma proprio mentre Jacob sta contando le ore che lo separano dalla propria fine, un brutale omicidio e un incontro tanto incredibile quanto inaspettato lo catapultano di nuovo all’inseguimento disperato della vita.L’ultimo lupo mannaro è qualcosa di unico e totalmente nuovo, un romanzo in cui azione, dolore, poesia, amore, sesso, humour, sangue e morte si tengono per mano in un miracoloso equilibrio.
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Descrizione prodotto

Recensione

Duncan Tra humour nero e thriller

Giuseppe Culicchia, Tuttolibri - La Stampa

Per capire davvero quanto il filone vampiresco, ri-affermatosi nel corso degli ultimi anni grazie a Stephanie Meyer e alla sua Twilight-saga e alle pellicole ispirate ai suoi personaggi idolatrati da milioni di adolescenti, bisogna sfogliare un tabloid come il Sun, celebre per le ragazze svestite e i titoli sfrontati: perfino il Sun infatti ormai ospita nella pagina dei comics una striscia che ha come protagonisti sexy discendenti del Dracula originario, figlio di Bram Stoker.
Così L'ultimo lupo mannaro, il nuovo romanzo dell'inglese Glen Duncan, primo corposo capitolo di quella che si preannuncia come una trilogia, è allo stesso tempo una conferma e una sorpresa. Una conferma perché il filone new-horror funziona. Io sono il diavolo, altra opera di Duncan uscita in patria nel 2002; una sorpresa perché tra tanti prodotti più o meno seriali L'ultimo lupo mannaro spicca decisamente per qualità di scrittura, oltre che per l'innegabile humor nero, cose che unite alla necessaria ferocia e a una certa dose di sesso & violenza ne fanno una lettura che va al di là del presunto genere di appartenenza, anche perché eventualmente i generi in questione sarebbero più di uno: dal romanzo filosofico a quello cosiddetto rosa, passando per il puro thriller, che giganteggia nella seconda parte del libro. Protagonista della vicenda è Jacob (nome naturalmente biblico) Marlowe (cognome certamente letterario), che fin dalla prima riga del romanzo viene informato del fatto di essere rimasto l'ultimo licantropo in circolazione sulla faccia della Terra, visto che al Berlinese, un esemplare della sua stessa specie di nome Wolfgang, hanno appena tagliato la testa. Stanco della Maledizione che lo ha colpito duecento anni prima e che a ogni luna piena lo trasforma in un mostro assetato di sangue, braccato da Eric Grainer (a cui Jacob ha divorato il padre) e dal Wocop (l'Organizzazione Mondiale per il Controllo dei Fenomeni Occulti) progetta di arrendersi al prossimo plenilunio: «Quanto vivono i lupi mannari? Stando al Wocop, circa quattrocento anni. Non so come fanno. Ovviamente uno ci prova, si pone dei traguardi - il sanscrito, Kant, il calcolo avanzato, il Tai Chi - ma queste cose affrontano solo il problema del Tempo. Il problema grosso, quello dell'Essere, non fa che diventare più grande». E lui, che ha dato fondo a tutto, dall'edonismo all'ascetismo, si sente logoro. Ha la nausea. Jacob, inoltre, è un lupo mannaro che non dimentica il suo lato umano nel momento in cui muta, coprendosi di peli. Il che rende le cose ancor più spaventose, per lui e per il lettore. Tuttavia, quando tutto sembra già scritto, il protagonista viene a sapere che in realtà non è rimasto solo. C'è un altro essere come lui, sotto il cielo stellato che nel giro di trenta notti ospiterà la nuova luna. E si tratta di un esemplare femminile, il che complica subito le cose. Impossibile riassumere qui i colpi di scena e restituire le emozioni che si fanno strada nel lettore pagina dopo pagina. Glen Duncan mischia sapientemente alto e basso, strizza l'occhio agli adolescenti (ebbene sì, ci sono anche i vampiri) ma scrive per gli adulti, e come si è accennato non esclusivamente per gli appassionati del genere. Perché, al di là dei generi e del marketing editoriale, L'ultimo lupo mannaro è quel che si dice un prodotto di qualità, leggendo il quale ci si diverte (molto) e insieme ci s'interroga non solo sulla natura dei lupi mannari ma anche su quella degli uomini, che da parte loro da sempre si adattano a commettere atrocità, e sul confine tra Bene e Male. E la qualità paga. O no?

Dettagli prodotto

  • ASIN ‏ : ‎ B007T9X0LQ
  • Editore ‏ : ‎ Isbn Edizioni (1 aprile 2012)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Dimensioni file ‏ : ‎ 573 KB
  • Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
  • Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
  • Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
  • Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
  • Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
  • Lunghezza stampa ‏ : ‎ 480 pagine
  • Recensioni dei clienti:
    3,8 3,8 su 5 stelle 42 voti

Recensioni clienti

3,8 su 5 stelle
3,8 su 5
42 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 26 novembre 2023
ottima idea regalo
Recensito in Italia il 1 aprile 2016
La ragione principale per cui questo romanzo non mi ha convinta, fa capo a uno spoiler sulla trama, perciò eviterò di descrivervela. Limitandomi a dirvi ciò che posso senza rovinare sorprese a chi volesse leggerlo.
All’inizio ero entusiasta. Davvero entusiasta. Il romanzo è ben scritto, l’atmosfera sembrava ottima, le citazioni tutte gustose. Poi, però, l’entusiasmo è andato scemando. Io non sono una bacchettona, ma il modo in cui le donne vengono dipinte da Duncan, devo ammetterlo, mi ha dato fastidio. Parecchio. Il sesso c’è, tanto, e ci sta. Ma da qui a trasformarlo in qualcosa che denigra gran parte dei personaggi femminili c’è una bella differenza. Inoltre, e non è affatto un problema secondario, la trama è banale. Sa molto di già visto, già detto, già raccontato da altri.
Mi rendo conto che la vasta tradizione letteraria (e cinematografica) sui licantropi rende piuttosto difficile essere originali, ma qui le premesse per fare qualcosa di diverso c’erano tutte. Eppure, non sono state sfruttate.
“L’ultimo lupo mannaro” resta scritto molto bene, e sicuramente può soddisfare i lettori che non si aspettano grandi novità sul tema della licantropia.
3 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 31 luglio 2023
Una lettura avvincente che ti trascina senza sosta. l'ho divorato!
Recensito in Italia il 18 maggio 2012
Cercavo una sciocchezza leggera per distrarmi e affondo in una storia profondamente personale, raccontata con grazia e mestiere, ricchissima senza mai essere pesante.
Il protagonista (il lupo mannaro del titolo) non è la solita macchietta pelosa, ma una persona profonda, che svela in maniera assolutamente convincente una personalità complessa ed inattesa.
Le semplificazioni narrative sono risolte in maniera intelligente e convincente. Le complicazioni, con inventiva intelligente, in modo da scorrere senza frizione alcuna.
A colpire non è tanto la creatività (non immensa) della storia in sé, quanto la ricchezza e l'eleganza della scrittura e la costruzione del personaggio principale, assolutamente convincente nelle sue esplicite ed accettate contraddizioni.
La scrittura di Duncan mi manca prima ancora di aver finito il libro!
Recensito in Italia il 23 febbraio 2021
Finalmente dopo codesto racconto capì come potermi trasformar in Lupim ominario ogni Lun pien.
Recensito in Italia il 7 maggio 2012
Segnalo alcune pecche nella versione digitale del libro che possono rendere la lettura piuttosto fastidiosa e frustrante.

Premesso che non ho ancora provato la lettura sul Kindle ma solo sulla versione Android, segnalo che in quest'ultima i caratteri sono forzati a sans serif (senza grazie) con diminuzione della leggibilità; inoltre impostando la modalità di lettura notturna il testo appare nero su nero invece del consueto grigio su nero, con l'ovvia conseguenza di risultare illeggibile.
Recensito in Italia il 20 maggio 2016
Ho iniziato a leggere questo romanzo pensandolo un romanzo in stile gotico anche perché nel retro di copertina si presentava così: “L'ultimo lupo mannaro” è il primo capitolo di una trilogia. Qualcosa di utile e totalmente nuovo, un romanzo in cui azione, dolore, poesia, amore, sesso, humour, sangue e morte si tengono per mano in un miracoloso equilibrio.” Ebbene io di tutto ciò non mi sono accorto di niente o meglio ce ne in abbondanza ma manca di pathos tutto sembra scritto per aggiungere una pagina al testo. È una storia banale di un Lupo mannaro che deve difendere la sua stirpe da Wocop e Vampiri credendosi l'ultimo poi si innamora e tutto cambia... anche il protagonista.... ah ah ah … a mio parere è un libro scritto su commissione e pagato un poco alla pagina.
Recensito in Italia il 8 novembre 2012
Il titolo, la trama e i commenti mi avevano intrigato. Sono sempre stato un fan dei libri horror e apprezzo soprattutto i classici, ma mi piace anche chi porta innovazione al genere.
Ora le recensioni mi facevano pensare a questo ad un libro non solo d'azione, ma che ti facesse entrare nel personaggio del lupo. Un horror con risvolti psicologici come nelle grandi opere.

Ma invece non ho trovato nulla che mi legasse a questo libro. Il personaggio è pretenzioso e antipatico, non trovo l'humour decantato nelle recensioni,
la sua filosofia è spicciola e banale per poi cambia completamente a metà libro.
A tratti lo trovo volgare solo per il gusto di esserlo.

La trama è inconsistente, i vampiri sono stereotipati da b-movie o fiction dei nostri giorni. Il combattimento fra vampiri e licantropi è già visto, così come il dramma dell'immortalità...

Alcuni filoni di trama si perdono o si chiudono velocemente (immagino per poi riaprirsi nei successivi volumi, che dopo questo di sicuro non leggo). Le scene d'azione sono mal scritte e veramente improbabili.
Mi piace solo l'idea che il licantropo prende anima e vita delle sue vittime, ma è un po' poco.
5 persone l'hanno trovato utile
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