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Normale e complicato Copertina rigida – 15 novembre 2019
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa88 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreSusalibri
- Data di pubblicazione15 novembre 2019
- ISBN-108897933653
- ISBN-13978-8897933656
Dettagli prodotto
- Editore : Susalibri (15 novembre 2019)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 88 pagine
- ISBN-10 : 8897933653
- ISBN-13 : 978-8897933656
- Peso articolo : 430 g
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 369,589 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 34,736 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 45,052 in Narrativa letteraria (Libri)
- n. 122,957 in Narrativa di genere (Libri)
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Sara, che vi ricordo è una Psicologa Psicoterapeuta, infatti ha intervistato 100 soggetti e grazie anche ad una rassegna di studi pubblicati ha creato il suo libro.
Normale e complicato è diviso in due parti: nella prima parte viene raccontato l’incontro con il dolore dato da un grave lutto, attraverso delle bellissime illustrazioni e la descrizione delle emozioni.
Nella seconda parte, invece, vengono riportati gli studi medici, le frasi e le emozioni di alcuni dei soggetti intervistati e come la nostra mente e il nostro corpo reagiscono di fronte ad una perdita.
Di Normale e complicato ho apprezzato molto questo libro che parla di perdita, mi sono ritrovata in alcune parti e altre mi hanno permesso di riflettere.
Il percorso, viene descritto con frasi dirette e sempre accompagnato dai disegni di Danilo Viviani, a cui vanno i miei complimenti.
E’ incredibile come il corpo reagisce per “difendersi” da ciò che può ferirlo e altrettanto pazzesco come siamo in grado di ricostruire e di rinascere da grandi traumi emozionali.
Come già detto, mi è piaciuta molto la prima parte e ho apprezzato la seconda per le spiegazioni, perché con una visione sicuramente più medica, permette di riflettere sui meccanismi che ognuno di noi ha e mette in atto inconsciamente.
Consiglio questo libro a chi sta vivendo un lutto e a chi ha bisogno di supporto.
Sara, che vi ricordo è una Psicologa Psicoterapeuta, infatti ha intervistato 100 soggetti e grazie anche ad una rassegna di studi pubblicati ha creato il suo libro.
Normale e complicato è diviso in due parti: nella prima parte viene raccontato l’incontro con il dolore dato da un grave lutto, attraverso delle bellissime illustrazioni e la descrizione delle emozioni.
Nella seconda parte, invece, vengono riportati gli studi medici, le frasi e le emozioni di alcuni dei soggetti intervistati e come la nostra mente e il nostro corpo reagiscono di fronte ad una perdita.
Di Normale e complicato ho apprezzato molto questo libro che parla di perdita, mi sono ritrovata in alcune parti e altre mi hanno permesso di riflettere.
Il percorso, viene descritto con frasi dirette e sempre accompagnato dai disegni di Danilo Viviani, a cui vanno i miei complimenti.
E’ incredibile come il corpo reagisce per “difendersi” da ciò che può ferirlo e altrettanto pazzesco come siamo in grado di ricostruire e di rinascere da grandi traumi emozionali.
Come già detto, mi è piaciuta molto la prima parte e ho apprezzato la seconda per le spiegazioni, perché con una visione sicuramente più medica, permette di riflettere sui meccanismi che ognuno di noi ha e mette in atto inconsciamente.
Consiglio questo libro a chi sta vivendo un lutto e a chi ha bisogno di supporto.
Il libro in questione include un’affascinante storia sul processo del lutto, costituita da brevi frasi che hanno tuttavia un forte significato in termini di profondità e cambiamento. Il breve racconto viene accompagnato con delle illustrazioni davvero graziose che danno vita al “processo del lutto”, come se si trattasse di una vera entità, all’apparenza oscura, ma che alla fine si dimostra preziosa e necessaria affinché una vita cristallizzata nella perdita venga sbloccata.
Il libro si basa sull’esperienza di cento intervistati che hanno attraversato o che erano nel bel mezzo di una tempesta dovuta alla propria perdita. Il processo del lutto è composto da fasi fisiologiche che sembrano attivarsi nel momento in cui un soggetto viene privato di qualcosa rivestita di una forte carica affettiva. Per quanto concerne l’oggetto perduto, non sempre si tratta di una persona deceduta, ma anche della fine di una relazione, della conclusione della propria carriera o della perdita del proprio status sociale.
Il processo del lutto sembra innescarsi anche nel momento della ricezione di una particolare diagnosi, la quale può riguardare malattie gravi o particolari disturbi mentali. Qui giunge prontamente il lutto per cercare di preservare l’organismo, mettendo in moto quei processi che aiutano la persona ad elaborare la perdita del suo “status di salute”, accogliendo il nuovo stato di malattia affinché sia possibile sbloccarsi dalla quasi inevitabile condizione di passività.
Il libro racchiude anche un’utilissima e sintetica rassegna di studi pubblicati sul lutto, la quale ci aiuta a comprendere come il processo in questione è stato intesto con l’avanzare della ricerca e suddiviso in determinate fasi che possono susseguirsi in ordini differenti e che possono concludersi, risolversi oppure far sì che una persona si blocchi.
Esistono diversi fattori di rischio, come il mancato supporto sociale o familiare, che possono aggravare il sentimento di perdita e la malinconia. Il processo del lutto sembra, invece, essere supportato e facilitato da diversi fattori protettivi, come ad esempio la vicinanza relazionale e alcuni elementi che possano consentire un certo tipo di svago, come il gioco. In certi casi, anche la solitudine potrebbe essere qualcosa di cui il soggetto può aver bisogno per facilitare così l’ascolto di se stesso e delle proprie necessità.
Per concludere, il processo del lutto è funzionale a preservare la vita psico-fisica degli individui che sperimentano un forte sentimento di malinconia dovuto alla perdita di un oggetto investito di forte carica affettiva. Quest’ultima rimane senza un contenitore o senza un oggetto al quale agganciarsi, per cui fa sì che i soggetti sperimentino un crescente senso di vuoto. Tuttavia, questa sensazione è funzionale poiché permette di riflettere e di mobilitarsi affinché la perdita venga accettata, aiutando nella ricerca di nuovi oggetti sui quali indirizzare quella carica affettiva che era prima rivolta all’oggetto amato e perduto.
Il Lavoro del Lutto è qualcosa che ci accomuna tutti, ma che differisce nelle sue manifestazioni e nella loro intensità. Consiglio caldamente questo libro a tutti gli appassionati di psicologia, a chi è curioso rispetto alla tematica e a coloro che operano nel campo della salute mentale e del supporto sociale.
@psicolettore