Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.
Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.
Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.
Immagine non disponibile
Colore:
-
-
-
- Per visualizzare questo video scarica Flash Player
Warrior. La vendetta del guerriero Copertina flessibile – 28 febbraio 2014
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa240 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreLa Corte Editore
- Data di pubblicazione28 febbraio 2014
- Dimensioni13.9 x 2.3 x 20.4 cm
- ISBN-108896325412
- ISBN-13978-8896325414
Dettagli prodotto
- Editore : La Corte Editore; 1° edizione (28 febbraio 2014)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 240 pagine
- ISBN-10 : 8896325412
- ISBN-13 : 978-8896325414
- Peso articolo : 280 g
- Dimensioni : 13.9 x 2.3 x 20.4 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 791,313 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 47,618 in Fantasy (Libri)
- n. 313,904 in Narrativa di genere (Libri)
- Recensioni dei clienti:
Recensioni clienti
Le recensioni dei clienti, comprese le valutazioni a stelle dei prodotti, aiutano i clienti ad avere maggiori informazioni sul prodotto e a decidere se è il prodotto giusto per loro.
Per calcolare la valutazione complessiva e la ripartizione percentuale per stella, non usiamo una media semplice. Piuttosto, il nostro sistema considera cose come quanto è recente una recensione e se il recensore ha acquistato l'articolo su Amazon. Ha inoltre analizzato le recensioni per verificarne l'affidabilità.
Maggiori informazioni su come funzionano le recensioni dei clienti su Amazon-
Migliori recensioni
Recensioni migliori da Italia
Al momento, si è verificato un problema durante il filtraggio delle recensioni. Riprova più tardi.
In Warrior, la vendetta del guerriero edito per La Corte Editore (2013), Antonio Lanzetta prende l'impianto da fantasy classico (una compagnia eterogenea che deve affrontare lo stesso viaggio) e gli fa tremare la terra sotto i piedi, costruendo con precisione chirurgica un universo post-apocalittico e una sanguinaria distopia in cui convivono bestie mostruose e tecnologie avanzatissime, città di ruderi e laboratori futuristici, tiranni spietati e coraggiosi ribelli.
In questo scenario, gli uomini muoiono per gioco, per vendetta, per rabbia e, soprattutto, per amore. Perché, a dispetto del titolo, in Warrior non ci sono solo sangue, ossa rotte e armi invincibili, ma anche speranza, fiducia, coraggio, affetto. Ci sono i ricordi, quelli di Darius, il protagonista, che tengono insieme la sua umanità, quelli dei suoi compagni d'avventura, i ricordi di un intero popolo, le tracce di un'intera società che sopravvivono allo spaventoso presente.
Il prologo in medias res fa piombare il lettore direttamente nella vicenda, chiarendo fin da subito che Andurian, la terra di Darius, è un luogo violento, pieno di assassini e di gente che fugge per nascondere segreti, una terra dominata dallo schiavismo e dalla farneticante ferocia dell'imperatore Caio Settimo.
Incontriamo per la prima volta Darius mentre osserva il corpo della madre bruciare davanti all'intero popolo, come monito per essersi ribellata all'Impero. Lo seguiamo poi, quando perde moglie e figlio in un terribile incidente causato dalle forze dell'imperatore Caio Settimo e continuiamo a seguirlo per tutto il corso della vicenda, mentre cade e si rialza, mentre soffre e smette di lottare e quando riprende a vivere, ritrovando uno scopo.
Darius vuole vendicarsi, certo, ma non solo. Le sue azioni non sono solo frutto della rabbia, ma della voglia di continuare ciò che sua madre, la ribelle, ha iniziato: dare alle generazioni future la possibilità di vivere in libertà. E' un pensiero che si fa strada gradualmente nella mente di Darius, di cui prende consapevolezza pagina dopo pagina, con l'esperienza nell'arena come gladiatore e poi osservando le sofferenze altrui, legandosi ad altri esseri viventi. L'odio e il dolore sono il motore scatenante, ma sono seguiti dalla consapevolezza, gli occhi di Darius, velocemente come impongono le vicende, si aprono sulla disperazione altrui, acquistano coscienza e conquistano la libertà, che è principalmente libertà di difendersi, libertà di rifiutare l'ordine prestabilito.
Con una sapiente concatenazione di presente, passato e futuro, in cui non mancano digressioni ed effetto sorpresa, Antonio Lanzetta costruisce un intreccio solido ma variabile, che acquista corpo e colore man mano che la vicenda si avvia verso la sua conclusione. Si parte dalla fredda pioggia battente del prologo per giungere al sole nascente dell'epilogo, in una puntuale sequenza temporale in cui ogni fatto è il meccanismo di un grande congegno che riprende gradualmente a funzionare.
Come succede spesso nei bei romanzi, Warrior non è semplicemente la storia di un popolo che ha lottato, ha perso e poi si è rialzato, ma un modo di vedere la vita, è una storia di crescita interiore e non solo, è la storia di tutti gli uomini, di ciò che accade quando le persone vengono private della libertà, di quanto sia necessario condividere la propria esistenza con qualcuno, è una vicenda che si ripete dall'inizio dei tempi, che resterà attuale per sempre, che mai smetterà di essere raccontata.
Con questo Warrior, sua seconda opera, rimango allo stesso livello di giudizio, ma per ragioni del tutto differenti.
Qui la storia non è una rimasticatura ingenua dell'High Fantasy, bensì una Science Fantasy con qualche aspetto decisamente fantascientifico, ma la tendenza a ripetere stereotipi, a richiamarsi in modo palese a modelli esistenti, in questo caso più cinematografici che letterari, Lanzetta non riesce ancora a superarla. La vicenda è sicuramente più complessa della precedente, ma gli aspetti davvero originali sono ancora molto pochi, e credo che Lanzetta debba porre più attenzione a questo aspetto nel futuro.
Lo stile di scrittura si mantiene sostanzialmente allo stesso livello: molta azione, descrizioni ridotte all'osso, dialoghi ragionevolmente equilibrati e ritmo sistematicamente sostenuto. Era l'unico aspetto positivo nella sua prima opera, e non ha fatto alcun passo avanti in questa seconda, nel senso che rimane la frenesia dell'azione ma non migliora la sua descrizione, i personaggi si muovono spinti da emozioni che sono quasi sempre esagerate, ma sempre appena accennate. In altre parole, manca una vera descrizione dei personaggi, che attraverso le loro azioni (che non mancano) li facciano diventare delle figure complete e credibili. Anche l'ambientazione e la storia stessa presentano gli stessi difetti: poca descrizione, troppo asciutta, e quando c'è anche troppo ripetitiva.
In conclusione, dei buoni passi avanti nell'originalità della storia, ma ancora insufficienti per meritare un giudizio del tutto positivo, mentre lo stile di scrittura non mostra miglioramenti, che sarebbero davvero necessari. Continuo a pensare che manchi un editing professionale, che diventa sempre più necessario, a meno che non ci sia una maturazione autonoma, che però vedo molto improbabile senza eventi straordinari. Quindi ancora tre stellette per la speranza di futuri miglioramenti.
La prima parte è molto bella ma poi è lungo, non capisci più bene la storia e ci sono così tanti personaggi, date, che ti perdi.L'ho reputato noioso perchè non mi ha tenuto incollata alla storia come secondo me un thriller dovrebbe fare.
Peccato