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Il peso delle parole Copertina flessibile – 23 settembre 2022
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Sin dall’infanzia, l’inglese Simon Leyland è affascinato dalla parola. A dispetto dei suoi genitori, una volta adulto diventa un traduttore e persegue con determinazione il suo sogno: imparare tutte le lingue parlate nel Mediterraneo. Da Londra si trasferisce con la moglie Livia a Trieste, dove lei ha ereditato una casa editrice. In questa città di importanti letterati, crogiolo di lingue e culture, l’uomo crede di aver trovato il luogo ideale per il suo lavoro, finché una diagnosi medica inaspettata lo porta a cambiare rotta ancora una volta. A indicargli la nuova direzione è la morte dell’amatissimo zio, un linguista che gli lascia in eredità la sua casa di Londra piena di libri e di memorie. Per Simon questa triste coincidenza segnerà un nuovo inizio, un punto di svolta e un’opportunità per reinventare completamente la sua vita. Il lettore lo accompagnerà in questo inatteso viaggio: a poco a poco entrerà in confidenza con quest’uomo sensibile, accoglierà i suoi ricordi, leggerà le sue lettere, finendo così per conoscerlo a fondo e per affezionarglisi. Il peso delle parole, nel riflettere su quanto siamo liberi nelle scelte che facciamo, parla di quanta libertà ci doni la letteratura. Dopo Treno di notte per Lisbona, Pascal Mercier ci regala un romanzo profondo e ricco di suggestioni che, in un tono garbato e intimo, racconta l’amore per i libri in tutte le sue sfaccettature.
«Tutto ciò che per lui avesse mai contato erano le parole. Ogni cosa esisteva realmente solo quando veniva nominata e formulata in parola. Non l’aveva deliberatamente scelto, gli era capitato ed era stato così fin dall’inizio… Faceva esperienza delle cose solo quando le afferrava per il tramite della parola, diceva talvolta, e allora la gente lo guardava incredula. Solo con Livia non aveva avuto mai bisogno di parole».
- Lunghezza stampa588 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreFazi
- Data di pubblicazione23 settembre 2022
- Dimensioni14.2 x 3.6 x 21.5 cm
- ISBN-108893258064
- ISBN-13978-8893258067
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Dettagli prodotto
- Editore : Fazi (23 settembre 2022)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 588 pagine
- ISBN-10 : 8893258064
- ISBN-13 : 978-8893258067
- Peso articolo : 490 g
- Dimensioni : 14.2 x 3.6 x 21.5 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 110,457 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 5,383 in Lingua, linguistica e scrittura (Libri)
- n. 9,782 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 12,595 in Narrativa letteraria (Libri)
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Insomma, quello era un romanzo coinvolgente e “di spessore”, questo ha soltanto il pregio di un titolo perfettamente ad hoc, perché si tratta, purtroppo, di un mattone dalla trama inconsistente, popolato da personaggi che si vorrebbero enigmatici e profondi ed invece aleggiano nell’aria come ombre, involucri, appunto, di parole espresse in varie lingue, ma dietro alle quali non scorgiamo sostanza.
Il protagonista, che ha abbandonato l’Università per inseguire la magia delle parole, pensa di avere un male incurabile, a causa della sbadataggine del personale sanitario di un ospedale di Trieste, che ha scambiato delle radiografie. La scoperta dell’errore, peraltro piuttosto tardiva, induce il nostro a cambiare vita: egli comincia a fare la spola fra Trieste e Londra, regalando a destra e manca denaro di cui pare disporre in modo illimitato. D’ora in poi, manifesta un odio implacabile verso la “casta dei medici”. La figlia Sophia, infermiera e laureanda in Medicina, non può che detestare a sua volta quel mondo e si rimette in discussione. Nel frattempo, anche il fratello di lei, Sidney, getta alle ortiche la toga di avvocato per diventare un traduttore, proprio come il babbo. Un esempio alquanto surreale di famiglia monolitica, dove padre, figlio e figlia (la madre era morta molti anni prima) costituiscono una triade che rinuncia a carriere promettenti, nel nome di una indefinibile redenzione sociale.
Allo stesso modo, con lievi varianti individuali, si muovono gli altri personaggi sulla scena. Dall’ex farmacista che dispensava gratis farmaci costosi ai poveri diavoli, al russo parlante basco che ha ucciso il rivale in amore ma, povero cristo, mica ha fatto apposta a spingerlo giù dalle scale, a un paio di scrittrici in crisi esistenziale. Dulcis in fundo, non poteva mancare il figlio di un docente sospettato di contiguità con le Brigate Rosse, che sta scrivendo da dieci anni il romanzo della sua vita.
Mi spiace dover ammettere che, se sono arrivato fino in fondo, lo devo solo alla mia caparbietà di lettore.
Il libro è un macigno di quasi 600 pagine, lento come una tartaruga e pesante come un buco nero, a pag.300 ho alzato bandiera bianca.
Pascal Mercier mi perdonerà.