Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.
Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.
Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.
OK
Immagine non disponibile
Colore:
-
-
-
- Per visualizzare questo video scarica Flash Player
Stoner Copertina flessibile – 16 gennaio 2020
- Età di letturaDa 3 anni in su
- Lunghezza stampa332 pagine
- LinguaItaliano
- Dimensioni14.2 x 2.5 x 21.5 cm
- EditoreFazi
- Data di pubblicazione16 gennaio 2020
- ISBN-108893257009
- ISBN-13978-8893257008
I clienti che hanno visto questo articolo hanno visto anche
Dall'editore
«Una scoperta meravigliosa per tutti gli amanti della letteratura». Ian McEwan
«Questo è semplicemente un romanzo che parla di un ragazzo che va all’università e diventa un professore. Eppure è una delle cose più affascinanti che vi capiterà mai di leggere». Tom Hanks
«Uno dei più grandi romanzi americani del ventesimo secolo». Bret Easton Ellis
«John Williams è uno di quegli scrittori che dopo aver letto non puoi fare a meno di consigliare perché hai la certezza che farai felice il tuo prossimo». Niccolò Ammaniti
«Stoner parla di resistenza ed è tra i migliori romanzi per tempi incerti che mi sia capitato di leggere. E questo, il nostro, è un tempo incerto». Paolo Giordano
John Williams
Nato nel 1922 in una famiglia di modeste condizioni economiche del Texas, si iscrisse all’Università di Denver solo dopo la fine della seconda guerra mondiale, durante la quale fu di stanza in India e in Birmania dal 1942 al 1945. Rimase a Denver per tutta la vita, dove insegnò Letteratura inglese presso l’Università del Missouri e dove morì nel 1994.
Poeta e narratore, John Williams è stato finalmente riscoperto negli ultimi anni, diventando un vero e proprio fenomeno di culto a livello internazionale.
Oltre ad Augustus, Fazi Editore ha pubblicato Stoner (2012), Butcher’s Crossing (2013) e Nulla, solo la notte (2014).
Dettagli prodotto
- Editore : Fazi (16 gennaio 2020)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 332 pagine
- ISBN-10 : 8893257009
- ISBN-13 : 978-8893257008
- Peso articolo : 320 g
- Dimensioni : 14.2 x 2.5 x 21.5 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 87,188 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 7,461 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 9,699 in Narrativa letteraria (Libri)
- n. 28,918 in Narrativa di genere (Libri)
- Recensioni dei clienti:
Informazioni sull'autore
Scopri di più sui libri dell'autore, guarda autori simili, leggi i blog dell’autore e altro ancora
Recensioni clienti
Le recensioni dei clienti, comprese le valutazioni a stelle dei prodotti, aiutano i clienti ad avere maggiori informazioni sul prodotto e a decidere se è il prodotto giusto per loro.
Per calcolare la valutazione complessiva e la ripartizione percentuale per stella, non usiamo una media semplice. Piuttosto, il nostro sistema considera cose come quanto è recente una recensione e se il recensore ha acquistato l'articolo su Amazon. Ha inoltre analizzato le recensioni per verificarne l'affidabilità.
Maggiori informazioni su come funzionano le recensioni dei clienti su AmazonRecensioni con immagini
-
Migliori recensioni
Recensioni migliori da Italia
Al momento, si è verificato un problema durante il filtraggio delle recensioni. Riprova più tardi.
Anche se poi ognuno ha il suo mistero, il suo segreto. Ognuno ha il suo mistero. Ecco perchè possiamo trovarci a spiare lo svestimento della mannequin come quello dell’anziana sovrappeso- ma magari dalla capigliatura fluente e ancora lucente, che ne so...-
Credo che il segreto di Stoner sia proprio questo: un libro che ti conduce nel mistero di una vita come tante (neanche troppo!), grazie alla scrittura dal sapore antico (per carità, l'ho letto tradotto in italiano, ma confido nel rispetto del traduttore), narrata in terza persona da un osservatore distaccato ma preciso, che ci lascia andare da soli nella nostra visualizzazione e interpretazione.
Mai come in questo libro ho letto tante volte la parola “inespressivo”; tantissime volte i personaggi agivano “con indifferenza”, senza lasciar straripare le emozioni.
Io la chiamarei la strategia del “tappo”. Quel tappo che come il vaso di Pandora vuole essere aperto.
Un tappo che apriamo, per dirla con un parossismo, fino in fondo. Stiamo come vouyeur a vederla disvelare tutta la vita di Stoner, fino alla morte.
Michel Foucault ha coniato e descritto una serie di luoghi dove il ritmo delle azioni si svolge secondo schemi, orari e modalità diverse dalla maggior parte dei luoghi: le eterotopie. Gli ospedali, i cimiteri, le biblioteche... gli specchi. Luoghi silenziosi in generale. Forse è proprio il rumore a caratterizzare i luoghi contemporanei e consentire a queste eterotopie di differenziarsi. Non so, forse mi sbaglio, ma credo che tra questi luoghi Foucault non abbia inserito la letteratura, o meglio il tempo/luogo della lettura. Quella dimensione di isolamento avvolgente di chi legge.
In Stoner, l’ambientazione primaria è l’università: una regina tra le eterotopie - e in un dialogo condotto dall’amico Dave Masters si capisce bene come gli uomini d’accademia siano gente che vive “fuori dal mondo reale”-.
Leggendo Stoner, andiamo quindi in una eterotopia a leggere una storia ambientata in un’eterotopia e che quindi, pur essendo comune, si trova doppiamente altrove.
Non condivido chi sostiene che Stoner abbia avuto una vita “piatta” (cit. P. Cameron), se per piatta si intende senza picchi o slanci emotivi. Ha avuto una vita come tante, certo,con pregi difetti vittorie e sconfitte. Ma ha stravolto il suo passato e da contadino è diventato un letterato. Ha sposato una donna borghese e ha conosciuto il piacere dell’amore coniugale, genitoriale e passionale. Ha sostenuto le sue idee, ha avuto nemici acerrimi e i pochi amici che tutti alla fine abbiamo veramente.
Stoner è un libro che ho divorato nel minor tempo di sempre (o per lo meno da un bel pezzo a questa parte) e credo che il suo segreto sia stato quello di farmi stare bene facendomi sentire parte di questa normalissima magia.
Bellissimissimo. Non ho altri aggettivi.
Quando l'ho scoperto, mi sono ricordata che di Williams avevo già letto Augustus. Il romanzo dell'imperatore, che è stato probabilmente il miglior libro che ho letto nel 2010. Augustus per me è un capolavoro. Stoner è un buon libro, un bel libro, ma non un capolavoro.
Più che altro, perché i momenti di vera bellezza stanno in alcuni momenti, nel giro di alcuni periodi, che si stagliano sugli altri quasi fossero aforismi. In particolare quelli riguardanti l'università.
"Signori, avete mai riflettuto sulla vera natura dell'università? Mr Stoner? Mr Finch? […] Scommetto di no. Il qui presente Stoner, immagino, la vede come un grande deposito, come una biblioteca o un magazzino, dove gli uomini entrano di loro spontanea volontà e scelgono ciò che li rende completi, dove tutti lavorano insieme come le api in un alveare. La Verità, il Bene, il Bello. Sono appena dietro l’angolo, nel corridoio accanto; sono nel prossimo libro, quello che non hai ancora letto, o sullo scaffale più in alto, dove non sei ancora arrivato. Ma un giorno ci arriverai. E quando succederà… quando succederà… […] Ma vi sbagliate entrambi. L’università è un ospizio, o… come le chiamano adesso? Una casa di riposo, per vecchi e malati, per gli infelici, o gli inetti di ogni genere. Guardate noi tre. Siamo noi l’università. […] È per noi che esiste l’università, per i diseredati del mondo. Non per gli studenti, non per la disinteressata ricerca della conoscenza, né per le ragioni che sentite dire. Quelle sono solo una copertura.”
Ma questi lampi di prosa tolstojana non si mantengono per tutto il romanzo. L’apice – almeno per me – viene raggiunto dalla faccenda di Walker, ma poi il libro scema.
Soprattutto, erroneamente pensavo che Stoner fosse un buono sconfitto dalla vita, ma più andavo avanti, più sentivo che invece non aveva mai provato a migliorare. Stoner non ha una mente particolarmente filosofica, non è il principe Myskin travolto da Rogožin, non è don Chisciotte contro i mulini a vento. E per questo mi è stato meno simpatico. “A Stoner sarebbe piaciuto vederlo più spesso, ma non parlò mai di questo suo desiderio.” Ecco. In questa frase ho colto il succo del personaggio. Mi si è rivelato non come un buono perdente, ma come un ignavo, e quindi immeritevole della mia stima. “Fama di loro il mondo esser non lassa; / misericordia e giustizia li sdegna: / non ragioniam di lor, ma guarda e passa".”
Una nota sulla traduzione: “La poesia e la prosa inglesi del Medioevo, edito da Loomis e Willard” è un orribile falso amico per “a cura di Loomis e Willard.”
Le recensioni migliori da altri paesi
Struggente racconto di come la vita può scorrere via in modo tanto infame nonostante una tranquilla apparenza.