Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.
Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.
Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.
Immagine non disponibile
Colore:
-
-
-
- Per visualizzare questo video scarica Flash Player
Segui l'autore
OK
Cercando la mia Itaca Copertina flessibile – 17 marzo 2020
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa216 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreRobin
- Data di pubblicazione17 marzo 2020
- Dimensioni20 x 1.8 x 13.5 cm
- ISBN-108872745993
- ISBN-13978-8872745991
Dettagli prodotto
- Editore : Robin (17 marzo 2020)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 216 pagine
- ISBN-10 : 8872745993
- ISBN-13 : 978-8872745991
- Peso articolo : 240 g
- Dimensioni : 20 x 1.8 x 13.5 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 690.263 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 77.524 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 100.230 in Narrativa letteraria (Libri)
- n. 263.313 in Narrativa di genere (Libri)
- Recensioni dei clienti:
Informazioni sull'autore
Scopri di più sui libri dell'autore, guarda autori simili, leggi i blog dell’autore e altro ancora
Recensioni clienti
Le recensioni dei clienti, comprese le valutazioni a stelle dei prodotti, aiutano i clienti ad avere maggiori informazioni sul prodotto e a decidere se è il prodotto giusto per loro.
Per calcolare la valutazione complessiva e la ripartizione percentuale per stella, non usiamo una media semplice. Piuttosto, il nostro sistema considera cose come quanto è recente una recensione e se il recensore ha acquistato l'articolo su Amazon. Ha inoltre analizzato le recensioni per verificarne l'affidabilità.
Maggiori informazioni su come funzionano le recensioni dei clienti su AmazonRecensioni con immagini
-
Migliori recensioni
Recensioni migliori da Italia
Al momento, si è verificato un problema durante il filtraggio delle recensioni. Riprova più tardi.
Recensito in Italia il 4 giugno 2020
Ma gli eventi si sa, non sono mai prevedibili, e alcuni ospiti del villaggio in cui Michele sta passando la vacanza lo avvicinano stringendo subito un’istintiva amicizia.
Uno di questi uomini Jürgen è sulle tracce del fratello scomparso misteriosamente da tempo.
Appassionandosi alla vicenda e volendo aiutare il nuovo amico, Michele lascerà ben presto i propositi di riposo e intraprenderà una vera e propria indagine, assieme a Nick altro ospite del villaggio, per cercare di capire cosa si nasconda dietro alla scomparsa dell’uomo e scoperchiare un vaso di interessi personali, violenze e crimini che purtroppo popolano da sempre la terra Africana violata dagli occidentali.
In parallelo a queste ricerche Michele avrà anche modo di avvicinarsi a Sonia, la direttrice dell’albergo, trovandosi anche a confrontarsi con le vicende della figlia di quest’ultima e del suo stesso figlio che si trova in un momento di grande turbolenza emotiva.
Questo romanzo è articolato come un lungo racconto, racconto che si snoda su due diverse strade che ci appaiono come parallele, una dedicata alla ricerca della verità legata alla scomparsa del fratello di Jürgen, l’altra più introspettiva e legata ai sentimenti delle persone che mano a mano diventano protagonisti del racconto.
Questo sdoppiarsi della trama permette di vivere un’esperienza di lettura avventurosa da una parte, ricca di adrenalina e colpi di scena e dall’altra più riflessiva e incentrata sul turbinio dei sentimenti umani.
Fulvio Drigani è stato bravo a creare una trama fluida e coinvolgente che appare imprevedibile in ogni capitolo, ricca di riflessioni sull’Africa e sullo sfruttamento e sulle violenze perpetrate ai danni della popolazione indigena.
Proprio i protagonisti si fanno portatori di grandi confronti e riflessioni su questi temi e al contempo ci permettono di immergersi totalmente nella risoluzione di un mistero crudo e purtroppo violento.
Ho apprezzato molto questa storia, lo stile della scrittura e i repentini cambi della trama stessa, in particolar modo il senso degli avvenimenti che prende vita nella parte finale dove il protagonista ci lascia con il forte insegnamento che questa esperienza gli ha donato.
A mio avviso la copertina non rende pienamente giustizia alla storia, ma per il resto, lo stile narrativo semplice e senza filtri, il coinvolgimento della trama e la storia stessa sono davvero di grande valore!
Ma gli eventi si sa, non sono mai prevedibili, e alcuni ospiti del villaggio in cui Michele sta passando la vacanza lo avvicinano stringendo subito un’istintiva amicizia.
Uno di questi uomini Jürgen è sulle tracce del fratello scomparso misteriosamente da tempo.
Appassionandosi alla vicenda e volendo aiutare il nuovo amico, Michele lascerà ben presto i propositi di riposo e intraprenderà una vera e propria indagine, assieme a Nick altro ospite del villaggio, per cercare di capire cosa si nasconda dietro alla scomparsa dell’uomo e scoperchiare un vaso di interessi personali, violenze e crimini che purtroppo popolano da sempre la terra Africana violata dagli occidentali.
In parallelo a queste ricerche Michele avrà anche modo di avvicinarsi a Sonia, la direttrice dell’albergo, trovandosi anche a confrontarsi con le vicende della figlia di quest’ultima e del suo stesso figlio che si trova in un momento di grande turbolenza emotiva.
Questo romanzo è articolato come un lungo racconto, racconto che si snoda su due diverse strade che ci appaiono come parallele, una dedicata alla ricerca della verità legata alla scomparsa del fratello di Jürgen, l’altra più introspettiva e legata ai sentimenti delle persone che mano a mano diventano protagonisti del racconto.
Questo sdoppiarsi della trama permette di vivere un’esperienza di lettura avventurosa da una parte, ricca di adrenalina e colpi di scena e dall’altra più riflessiva e incentrata sul turbinio dei sentimenti umani.
Fulvio Drigani è stato bravo a creare una trama fluida e coinvolgente che appare imprevedibile in ogni capitolo, ricca di riflessioni sull’Africa e sullo sfruttamento e sulle violenze perpetrate ai danni della popolazione indigena.
Proprio i protagonisti si fanno portatori di grandi confronti e riflessioni su questi temi e al contempo ci permettono di immergersi totalmente nella risoluzione di un mistero crudo e purtroppo violento.
Ho apprezzato molto questa storia, lo stile della scrittura e i repentini cambi della trama stessa, in particolar modo il senso degli avvenimenti che prende vita nella parte finale dove il protagonista ci lascia con il forte insegnamento che questa esperienza gli ha donato.
A mio avviso la copertina non rende pienamente giustizia alla storia, ma per il resto, lo stile narrativo semplice e senza filtri, il coinvolgimento della trama e la storia stessa sono davvero di grande valore!
Si vede che ha viaggiato molto perché i particolari d’ambiente non possono essere opera di pura fantasia e inoltre deve aver anche avuto esperienze tali da permettergli di tracciare così bene le caratteristiche di personaggi tanto diversi fra loro. Anche l’universo dei rapporti di genere è visto con occhi disincantati, reali e senza pregiudizi o romanticherie di sorta.
Interessante è il rapporto del personaggio principale con le immagini dei sogni, immagini che interpretano gli avvenimenti trascorsi da poco con le relative ansie, ma nello stesso tempo si proiettano su quello che accadrà del futuro prossimo. Anche se cita Freud (p.130), tale uso dei sogni non è freudiano perché, ad esempio, non si fissa sulle immagini come simboli fissi (legati all’infanzia, ai rapporti con la madre, ecc.), ma le collega alle dinamiche appena trascorse. Si tratta un approccio tipico piuttosto di una psicanalisi più moderna, in alcuni casi persino non freudiana.
Che dire poi dell’attento uso dei social che in questo romanzo hanno una funzione sia positiva (per ritrovarsi, organizzarsi) sia negativa quando diventato forieri di molteplici personalità che si possono anche rivoltare contro. Essi diventano quasi un personaggio nella storia.
Insomma un libro da gustarsi dalla prima all’ultima pagina.
Si vede che ha viaggiato molto perché i particolari d’ambiente non possono essere opera di pura fantasia e inoltre deve aver anche avuto esperienze tali da permettergli di tracciare così bene le caratteristiche di personaggi tanto diversi fra loro. Anche l’universo dei rapporti di genere è visto con occhi disincantati, reali e senza pregiudizi o romanticherie di sorta.
Interessante è il rapporto del personaggio principale con le immagini dei sogni, immagini che interpretano gli avvenimenti trascorsi da poco con le relative ansie, ma nello stesso tempo si proiettano su quello che accadrà del futuro prossimo. Anche se cita Freud (p.130), tale uso dei sogni non è freudiano perché, ad esempio, non si fissa sulle immagini come simboli fissi (legati all’infanzia, ai rapporti con la madre, ecc.), ma le collega alle dinamiche appena trascorse. Si tratta un approccio tipico piuttosto di una psicanalisi più moderna, in alcuni casi persino non freudiana.
Che dire poi dell’attento uso dei social che in questo romanzo hanno una funzione sia positiva (per ritrovarsi, organizzarsi) sia negativa quando diventato forieri di molteplici personalità che si possono anche rivoltare contro. Essi diventano quasi un personaggio nella storia.
Insomma un libro da gustarsi dalla prima all’ultima pagina.