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Si chiama Francesca, questo romanzo Copertina flessibile – 19 gennaio 2012

4,7 4,7 su 5 stelle 9 voti

In questo romanzo ci sono: una macchina meravigliosa, un posto per andarci a riflettere, una città russa famosa per la sua produzione di pentole, un armeno che gli piace citare Cechov crede di essere furbo, una certa dose di compiacimento nello scoprire di essere poco normali, una quantità di pensieri che vanno e che vengono e che non lo fanno mai stare tranquillo, una tutina aderente speciale che fanno loro in Irlanda, un paio di tipici esempi di immaginazione, un momento che ci si chiude in casa a Basilicanova a rilegger fumetti farsi colare sopra le mani la cera delle candele, una scena di pianto nella biblioteca Lenin di Mosca, un numero imprecisato di storie del Mullà Nasrudìn, tutte le partite del mondiale di calcio del novantaquattro, una fila di madonne che in ospedale se la ricordano ancora, uno che si chiede come può fare a resistere alle bastonate che arrivano da tutte le parti e qualche altra cosa.
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Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Marcos y Marcos (19 gennaio 2012)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 218 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8871686071
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8871686073
  • Peso articolo ‏ : ‎ 281 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 13.2 x 1.6 x 20 cm
  • Recensioni dei clienti:
    4,7 4,7 su 5 stelle 9 voti

Recensioni clienti

4,7 su 5 stelle
4,7 su 5
9 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 29 marzo 2016
Non saprei perché ho regalato questo libro a un mio conoscente penso di avergli fatto un regalo a lui gradito
Una persona l'ha trovato utile
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Recensito in Italia il 23 settembre 2018
Si chiama Francesca, questo romanzo è sicuramente una lettura piacevole e scorrevole. Prima ci si immerge nel particolare stile prima si può godere di quest'opera e dei bizzarri ma spesso condivisibili pensieri del protagonista Learco che affronta il mondo a modo suo, confrontandosi con situazioni che vive in maniera del tutto originale e con voci che albergano nella sua testa. Un romanzo che intriga, a tratti estremamente ironico e qualche volta forse ridondante. Può capitare che si abbia in qualche pagina la sensazione che "manchi qualcosa" per essere quello che deve essere. Ma in ogni caso secondo me merita 4 buone stelle su 5. Credo che leggerò qualcos'altro di Paolo Nori.
Recensito in Italia il 11 giugno 2012
Si fa prima a leggerlo che a tentare di descriverlo, questo romanzo. Anzi, non si può fare a meno di leggerlo.Uno spaccato di vita, anzi, di sopravvivenza. La lotta coraggiosa di un uomo con il suo bagaglio di esperienze, alla ricerca del suo equilibrio, del suo inserimento nel mondo e, perché no, della felicità.Felicità da raggiungere con grande fatica, perché [...] ci sono delle responsabilità, nella vita, purtroppo io adesso devo star male, non posso mica io, stare bene, è comoda voler stare bene quando evidentemente nella tua vita tutto ti dice che devi star male.

E' la storia del difficile percorso di Learco Ferrari, con la convalescenza dopo un terribile incidente che lo ha lasciato ustionato, il ricordo delle pesanti trasferte di lavoro, la travagliata quotidianità dell'attuale occupazione. E, soprattutto, la ricerca dell'amore. Il tutto accompagnato da un continuo sottofondo di pensieri, il tipico flusso di coscienza delle menti che mai riposano.

Il risultato è un romanzo [...] che mescola sapientemente il comico al tragico e al riso, che scaturisca da circostanze paradossali e da eventi grotteschi e che lasci in bocca l'amaro di una situazione esistenziale in cui si riconoscono tre generazioni tradite nelle illusioni e negli ideali.L'atmosfera è così realista da apparire surreale, le percezioni della realtà che circonda il protagonista vengono continuamente filtrate dai suoi pensieri. Il risultato è una narrazione che a un occhio distratto può sembrare caotica; in realtà è molto poetica

Commovente e lieve allo stesso tempo, profonda ma sdrammatizzata, a volte tragica ma con sapiente ironia risulta questa storia, da non perdere per nessun motivo.

Lo stile inconfondibile e inimitabile di Paolo Nori, colui che non ha il "flusso di coscienza" di James Joyce, ma "le voci che stanno sopra la sua testa". In quanto voci, fanno il loro lavoro di voci, e non stanno mai zitte, tormentandolo continuamente per spronarlo a comportarsi come loro vorrebbero. Petulanti e decisamente femminili.Hanno anche nomi da femmina, tipo Rita o Gina.

Riuscirà Learco, nonostante le voci che lo pungolano e la vita che pare remargli contro, a trovare la propria dimensione, scrivendo in contemporanea un romanzo su cui spesso nutre una serie di perplessità?Non lo si può scoprire subito, ci vuole pazienza. [...]La pazienza è avere pazienza con la pazienza.
5 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 21 marzo 2013
E' un libro che leggi sul tram e ridi da solo. Ti trovi a seguire Learco nei suoi viaggi in bus Basilicanova-Parma-Bologna ma anche quando va a Milano per un convegno e a Roma avanti e indietro per via Nazionale. E segui le vicende di Emilio che si separa dalla Patti ma continua a andare a San Siro con la mamma, e le traduzioni tecniche dal russo e il palloncino da gonfiare nella testa che poi meno male che ne mettono due altrimenti non è simmetrico, e le voci nella testa che commentano sempre, Rita soprattutto, ma non quando c'è Francesca.
La gente si mette a cantare, quando vede Francesca.
La gente si sente ispirata, quando legge Paolo Nori.
2 persone l'hanno trovato utile
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