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Il profanatore di biblioteche proibite Copertina rigida – 5 aprile 2012

3,6 3,6 su 5 stelle 106 voti

Qual è il vero nome di Roma e perché è stato sempre tenuto nascosto? Da chi fu fondata? E cosa si nasconde sotto il Palatino? Al passato di Roma è legato uno sconvolgente mistero, e molti hanno perso la vita per scoprirlo. Eppure c'è qualcuno che custodisce il segreto ancora oggi. Un uomo che si fa chiamare il colonnello, ed è al servizio di una misteriosa fondazione, incarica il professor Lazzari, uno tra i massimi esperti delle origini di Roma, di rintracciare l'autentico nome della città e di ritrovare il Lituo, il bastone sacro con cui Romolo la fondò. A partire da un oscuro indizio, Lazzari si metterà in viaggio per tutta l'Italia sulle tracce di un antichissimo mistero. Accompagnato da Artemisia, un'agente della fondazione, entrerà a contatto con antichi reperti, tombe sotterranee, necropoli, frammenti di libri perduti e arcani enigmi. Ma i due non sono i soli a voler svelare il segreto di Roma. E la setta di iniziati che custodisce il segreto sulla fondazione dell'Urbe non ha dimenticato le terribili punizioni riservate ai profanatori.
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Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori (5 aprile 2012)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 318 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8854137197
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8854137196
  • Peso articolo ‏ : ‎ 458 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 22 x 3.5 x 15 cm
  • Recensioni dei clienti:
    3,6 3,6 su 5 stelle 106 voti

Recensioni clienti

3,6 su 5 stelle
3,6 su 5
106 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 10 marzo 2015
Questo romanzo, secondo me, è paragonabile ad una bolla di sapone: gonfia, cresce ma quando esplode non rimane molto. La partenza è buona, ma lo svolgimento è troppo dilatato, il mistero si trascina per parecchie pagine e finisce col perdere interesse. La trama è un po' confusa, ci sono cambi di bandiera ( buono-cattivo ecc.) troppo frequenti e l'impressione è che la lettura sarebbe più scorrevole se non fossero stati affastellati tanti eventi. E' comunque un romanzo leggibile, che denota un approfondimento culturale dell'argomento.
Recensito in Italia il 28 gennaio 2013
Questo libro è stato scritto da una persona che conosco ed al quale sono stato ovviamente portato ad identificarvici il protagonista.
è un romanzo ben scritto ed avvincete...peccato però la scelta della casa di distribuzione del titolo che, per quanto attiri l'attenzione di un certo targhet di lettori, ne allontana potenzialmente altri... lasciando che questi ultimi si perdano una lettura godibile ed arguta.
Recensito in Italia il 11 giugno 2012
Le prime pagine sono molto promettenti, così come il finale risulta abbastanza sorprendente, anche se la ricerca del colpo di scena risulta un pochino forzato, probabilmente un finale "scontato" sarebbe stato in questo caso migliore. La cosa che mi ha deluso un pochino di più e' la descrizione dei personaggi principali, il fatto di volerli rendere misteriosi li ha resi in realtà un pochino poveri.
Comunque nel complesso un buon libro, vedo le potenzialità per un prossimo ottimo romanzo da parte dell'autore che sicuramente
ha attirato la mia attenzione.
Recensito in Italia il 8 ottobre 2013
Avevo letto le recensioni in cui Mosca veniva definito il Dan Brown italiano. Devo dire che mi piace anche di più perché evita quelle americanate strambe. Veramente un libro da consigliare...
Recensito in Italia il 14 maggio 2012
Questo libro si dovrebbe inserire nel filone storico-magico-esoterico iniziato quasi un decennio fa dal Codice Da Vinci, ma...al contrario del libro di Dan Brown che è ricco di colpi di scena...qui l'unico colpo di scena è che ...non ci sono colpi di scena!! L'impressione generale è che l'autore non abbia effettuato una scelta precisa. Da un lato a volte sembrerebbe voler dare un qualche spessore intellettuale al libro, altre volte si appiattisce sui dettami della scuola danbrowniana...il problema è...che non riesce a fare nè una cosa nè un'altra. I protagonisti vorrebbero essere misteriosi - almeno nelle intenzioni dell'autore - ma alla fine risultano essere solo sommariamente abbozzati. Il loro girovagare in auto per l'Italia senza senso. M i avrebbe fatto veramente piacere se Davide Mosca fosse stato l'erede italiano di Dan Brown. Ma non è così.
13 persone l'hanno trovato utile
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Recensito in Italia il 18 aprile 2014
libro confusionario piatto poco interessante.
in una parola: da evitare se possibile.
Non un colpo di scena ed il finale contorto ed inverosimile.
Recensito in Italia il 31 dicembre 2017
La storia è un po' debole, ci sono dei colpi di scena, alcuni anche imprevedibili, ma non prende completamente. Diversi fili della trama alla fine non si annodano tra loro. Comunque leggibile.