Scegli il tuo indirizzo
Immagine del logo dell'app Kindle

Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.

Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.

Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.

Codice QR per scaricare l'app Kindle

Si è verificato un errore. Riprova a effettuare la richiesta più tardi.

Le cose semplici Copertina flessibile – 1 ottobre 2015

3,5 3,5 su 5 stelle 48 voti

Un giovane incontra a Parigi una ragazzina enfant prodige della matematica e i due s'innamorano, si fidanzano, si sposano. Lei, poco più che ventenne, va in America. Ma il mondo s'inceppa e in un batter d'occhio tutto finisce: niente più petrolio, niente più energia elettrica, commercio né moneta, niente più regole sociali. Ovunque solo guerre e carneficine. Il mondo si imbarbarisce e la sua caduta coglie i due innamorati ai due lati dell'oceano, senza possibilità di comunicare. Per vent'anni i due vivranno lontani, lei ha una vita durissima, lui comincia a scrivere per non dimenticarla, finché, dopo tanti anni, i due si ritroveranno, accesi dal fuoco della passione e dal bisogno di verità. "Le cose semplici" è il tentativo di raccontare il cammino dei nostri desideri più comuni ed elementari - e di tutto quello che ci tocca il cuore, fino a straziarci con la sua bellezza o con il ricordo pungente di essa - attraverso la labirintica distruttività del mondo. Il nostro bisogno di vivere una vita che si possa dire umana, di gioia ma anche di un dolore dotato di senso, è destinato a infrangersi contro il muro del potere, della superficialità, del pensiero indotto e dei luoghi comuni? O può trovare soddisfazione?
Leggi di più Leggi meno

Dettagli prodotto

  • Editore ‏ : ‎ Bompiani (1 ottobre 2015)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 838 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8845277704
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845277702
  • Peso articolo ‏ : ‎ 720 g
  • Dimensioni ‏ : ‎ 20 x 20 x 20 cm
  • Recensioni dei clienti:
    3,5 3,5 su 5 stelle 48 voti

Informazioni sull'autore

Segui gli autori per ottenere aggiornamenti sulle nuove uscite, oltre a consigli avanzati.
Luca Doninelli
Brief content visible, double tap to read full content.
Full content visible, double tap to read brief content.

Scopri di più sui libri dell'autore, guarda autori simili, leggi i blog dell’autore e altro ancora

Recensioni clienti

3,5 su 5 stelle
3,5 su 5
48 valutazioni globali

Recensioni migliori da Italia

Recensito in Italia il 25 agosto 2016
Separati da un oceano, Chantal, genio della matematica, e Dodò, critico letterario, vivono lontani per vent'anni in un mondo che non è più riconoscibile: lui, in una Milano devastata e preda di bande rivali, lei in un'America altrettanto distrutta. La trama è molto più complessa anche perché i narratori si alternano e l'asse temporale oscilla come un pendolo tra presente e passato. "Le cose semplici" è, contrariamente a quanto il titolo farebbe pensare, un romanzo corposo molto complicato: il numero dei personaggi secondari è elevatissimo ma colpisce ancora di più che a essi l'Autore abbia fornito nome, cognome, caratteristiche fisiche e psicologiche e, a volte, anche una biografia. La fine del mondo, raccontata non come un violento tsunami o una deflagrante esplosione ma come un'insidiosa e silenziosa abdicazione di tutti a tutto, è compensata dallo sforzo di dare nome e vita anche alle piccole persone, di renderle eccezionali come eccezionale è l'opera di Chantal quando fonda e regge una nuova Università. Questo è un romanzo sul Diluvio Universale e sulla ripresa della vita, è un romanzo sulla morte, della morte e della trascendenza, è un romanzo sulla psicologia delle persone che più è semplice e più è misteriosa (vedi Belinda, la top Model suicida, vedi Gualco, folgorato dal santino di santa Rita, vedi il rabbino Lattes convinto del potere allucinogeno delle mele, e tanti, tanti altri...), è un romanzo sui doveri e sulla latitanza, è un romanzo nutrito di tante storie quasi una Matrioska a sorpresa, è infine un romanzo sulla Letteratura: "La letteratura è l'arte di persuadere che non c'è nulla di strano in una storia d'amore omosessuale tra un geranio e un venusiano e al tempo stesso che nulla è più sconvolgente e allucinante di un coque monsieur". Penso che proprio questa sia la chiave per avvicinarsi alle pagine di Doninelli e alle sue incredibili storie fantastiche, drammatiche, realistiche, malinconiche, beffarde, grottesche e romantiche. Perché se la vita è incomprensibile non ci restano che le cose semplici.
2 persone l'hanno trovato utile
Segnala
Recensito in Italia il 30 settembre 2016
Coordinate: ottocentotrentotto pagine, due mesi, circa 15 ore di lettura effettiva (a spanne leggo una pagina al minuto).

Giudizio: un romanzone, lungo, lento, a tratti un po’ noioso. Più che noioso, faticoso. Nel complesso un bel romanzo da gustare con calma.

Genere: fantascienza. Sottogenere: distopia / post-apocalittico. E c’è poco da discutere: siamo in un futuro prossimo, è il nostro mondo tra una ventina d’anni. Stati, multinazionali, strutture sociali, tutto è andato perso, abbandonato a sé stesso, nessuno si è più preso cura dei servizi che tengono in piedi la nostra società. Il risultato è una giungla urbana dove gruppetti di disperati tentano di sopravvivere ai violenti. Altrove qualcuno cerca di ricostruire una parvenza di civiltà attorno a un’università.

Descrizione. Non c’è azione, non c’è sesso (un pochino), c’è un racconto realistico di cosa potrebbe capitare. L’espediente narrativo è quello dei diari ritrovati. Con questa scusa dobbiamo perdonare all’autore Doninelli tutti i presunti difetti del libro perché nella finzione non è lui ad averli scritti. A scrivere è Dodò, il personaggio principale. Non ho letto altro di Doninelli, non so come sia la sua scrittura. Conosco solo questo stile: lo stile di Dodò. È prolisso, si lascia distrarre dai ricordi, è uno che scrive per sé, per disperazione, non rilegge quindi non taglia, non lima, si ripete. Peraltro lo dichiara: voglio scrivere per non dimenticare e lo fa, scrive tutto ciò che gli viene in mente. Incontra uno e parte la digressione sulla storia di questo tizio. Siccome, pur non conoscendo Doninelli, leggo che è un romanziere navigato, sono sicuro che sono scelte studiate, che lo stile è calibrato per rendere l’espediente verosimile. La gran mole di dettagli dà in effetti molto realismo a questa storia.

Punto negativo: il precipitare delle cose mi pare troppo forzato. Spoiler: la gente a un certo punto semplicemente non fa più il suo lavoro e abbandona tutto. Nel giro di poco tempo i servizi essenziali smettono di funzionare. Che la discesa verso il caos globale sia frutto di semplice trascuratezza mi sembra poco credibile.

Punto positivo: la speranza per il futuro viene dall’istruzione e dall’educazione.
2 persone l'hanno trovato utile
Segnala
Recensito in Italia il 29 gennaio 2016
L'idea di fondo del romanzo è geniale, ma ho trovato a volte difficoltoso precedere nella lettura per l'eccessivo dilungarsi nei dettagli
2 persone l'hanno trovato utile
Segnala
Recensito in Italia il 15 dicembre 2015
Opera sconnessa e un po' presuntuosa. Linguaggio pesante, capitoli sconnessi e trama inutilmente complicata aiutano a delineare quello che è un ottimo libro... Per il vostro caminetto
[...]
2 persone l'hanno trovato utile
Segnala
Recensito in Italia il 1 luglio 2016
Libro da meditare,da leggere lentamente rivela alcune riflessioni che aiutano a leggere anche alcuni momenti della nostra personale esistenza.

Vorrei dire che questo è,per me,il libro più bello che ha scritto l'autore
Una persona l'ha trovato utile
Segnala
Recensito in Italia il 28 novembre 2015
L’inizio non dispiace: il dopostoria non è trattato in una chiave apocalittica ma con un tono medio, quasi da diario, da parte di un narrator intradiegetico. Ma presto la prospettiva cambia: la voce narrante apre un’analesi sul padre, poi sulla madre, poi sulla sorella, poi sul suo grande amore (Chantal), poi sulla sua sostituta (Alda), poi… Arrivati quasi alla metà delle 800 pagine ci si domanda: che c’entra 1’apocalisse? L’autore non avrebbe potuto scrivere un romanzo familiare, magari autobiografico, e lasciare perdere San Giovanni? E poi: che libro ha letto Filippo La Porta? Alla Bompiani si sono bevuti il cervello?
3 persone l'hanno trovato utile
Segnala
Recensito in Italia il 19 gennaio 2016
all'inizio mi ha lasciata perplessa perchè non è un libro secondo i canoni che ti aspetti, e tuttavia mi stupivo di non volerlo abbandonare. la milano post-fine del mondo è annichilente soprattutto se si pensa che alcuni dei suoi tratti sono già in atto ora. i discorsi, i personaggi e i fatti narrati lasciano 'perplessi ma poi trovi sempre in loro uno spunto che ti fa riflettere su un tema che richiama qualcosa della tua vita. di solito non leggo narrativa italiana, però sono contenta di aver scelto questo libro.
3 persone l'hanno trovato utile
Segnala