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Diario: 6 settembre - 31 dicembre 1943 Copertina flessibile – 20 settembre 2017
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa270 pagine
- LinguaItaliano
- Data di pubblicazione20 settembre 2017
- Dimensioni14 x 1.55 x 21 cm
- ISBN-108842558702
- ISBN-13978-8842558705
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Dettagli prodotto
- Editore : Ugo Mursia Editore (20 settembre 2017)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 270 pagine
- ISBN-10 : 8842558702
- ISBN-13 : 978-8842558705
- Peso articolo : 340 g
- Dimensioni : 14 x 1.55 x 21 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 340,490 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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Quelli scritti con l’idea di usarli in futuro come base per le proprie memorie, come quelli di Ciano e che vertono su argomenti politici, anche se a volte riportano vicende personali.
Quelli privati, essenzialmente una registrazione di fatti personali, come quelli di Roatta.
Scrive “sono andato da Badoglio” o “mi ha visitato il Principe Umberto”, più o meno come scrive “sono andato dal sarto”, “la scorsa notte ho dormito bene”.
Raramente riporta quanto detto in un colloquio, generalmente solo quando l’interlocutore importante dice qualcosa di lusinghiero nei suoi confronti.
Non fa mai ragionamenti filosofici, le rare concessioni ai sentimenti sono le preoccupazione per la moglie e il figlio rimasti al nord e qualche deprecazione per lo stato miserevole dell’Italia.
Il curatore Francesco Fochetti scrive che i diari coprono i periodi 1915-19, 1939-41, dal 6/09/43 fino all’arresto il 16/11/44 e periodi successivi; inoltre vi è un lunghissimo racconto sull’attività come addetto militare in Polonia dal 1926 al 1930.
Mancano quelli che ritengo i periodi più interessanti, la permanenza in Spagna 1936-39 e quella in Croazia gennaio 1942 – febbraio 1943, ma anche così la scelta fatta da Fochettti per la pubblicazione mi ha lasciato perplesso prima ancora di leggere il libro.
Giustificata per il periodo dal 6 settembre all’11 novembre 1943 quando era Capo di Stato Maggiore Esercito, ma il periodo successivo fino al 31 dicembre ’43 è di scarso interesse, come ammette anche il curatore e poteva essere tranquillamente condensato come per il periodo successivo al 1 gennaio 1944.
In pratica dopo la metà settembre ’43 non c’era più un esercito da comandare, si chiedeva agli alleati di poter combattere contro i tedeschi e gli alleati rispondevano che accettavano solo forze per presidiare il territorio, quindi nei diari non poteva esserci qualcosa di storicamente rilevante.
Fochetti è un bravo e scrupoloso archivista, non uno storico.
L’interesse rimane dal punto di vista della storia del costume, siamo riportati in un mondo in cui non esistevano vestiti preconfezionati, si comprava la stoffa e la si portava dal sarto, le auto si guastavano spesso e così via.
In un primo tempo mi è piaciuta la decisione del curatore di coprire con OMISSIS alcuni dati di natura privata e personale, ma ripensandoci ho trovato l’OMISSIS sui diari un po’ ridicolo; le persone che potrebbero offendersi sono magari morte da 50 anni!
Nei diari sono citate molte persone, generali e politici e le note per inquadrarle sono decisamente scarse, in questo caso il curatore è stato carente.
Dal punto di vista della documentazione delle figure minori è eccezionale “Lenin a Zurigo” di Solzenicyn; alla fine del libro ci sono 25 pagine di note biografiche su rivoluzionari ed altri personaggi redatte dall’autore.
Concludendo, i difetti del libro non sono colpa di Roatta.