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Un'eredità di avorio e ambra Copertina flessibile – 13 gennaio 2022
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa400 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreBollati Boringhieri
- Data di pubblicazione13 gennaio 2022
- Dimensioni12.8 x 2.8 x 19.8 cm
- ISBN-108833940411
- ISBN-13978-8833940410
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Dettagli prodotto
- Editore : Bollati Boringhieri; 4° edizione (13 gennaio 2022)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 400 pagine
- ISBN-10 : 8833940411
- ISBN-13 : 978-8833940410
- Peso articolo : 320 g
- Dimensioni : 12.8 x 2.8 x 19.8 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 34.435 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 3 in Arte incisoria
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I suoi figli giocano con i netsuke – così si chiamano i piccoli oggetti, così come facevano i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni in un fastoso palazzo viennese sul Ring, alla fine dell’ottocento. Prima che arrivasse Hitler e gli ebrei fossero perseguitati e le loro case saccheggiate.
Questi antichi oggettini sono il pretesto per raccontare la vorticosa e travagliata storia della famiglia Ephrussi e porre il lettore di fronte ad un secolo di storia, che passa anche per due guerre mondiali.
Gli Ephrussi erano commercianti ebrei di cereali di Odessa, poi divenuti banchieri ricchi e famosi, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Il loro sontuoso palazzo di Vienna, dove i netsuke arrivano da Parigi a fine ottocento, conteneva tante e tali opere d’arte che i minuscoli oggetti non furono notati dai nazisti e sopravvissero alla guerra, finendo poi a Tokyo, dove de Waal li scopre per la prima volta da un prozio che poi glieli lascerà in eredità:
«Il modo in cui gli oggetti vengono tramandati è pura narrazione. Ti lascio questo perché ti voglio bene. Oppure perché qualcun altro lo ha lasciato a me. Perché l’ho comprato in un luogo speciale. Perché te ne prenderai cura. Perché ti complicherà la vita. Perché farà schiattare d’invidia il tale o il tal altro. Le eredità non sono mai banali».
L’autore ricostruisce meticolosamente, con la sensibilità dell’artista, la storia dei loro passaggi da una città all’altra, da un palazzo all’altro, da una mano all’altra. E ci regala un libro capace di restituire l’atmosfera d’intere epoche, di sigillare intere vite dentro una scrittura e un racconto perfetti.
Il libro ha un inizio un po’ lento che non è riuscito immediatamente a coinvolgermi. Poi mi ha letteralmente catturato e non sono stato più capace di smettere perché è fine, elegante, vero, affascinante, coinvolgente, emozionante, triste.
Sembra un romanzo, ma non lo è, forse è qualcosa di più. Un grande libro. Un libro straordinario.
Chi lo usa lo ritiene un buon libro
la storia vera di una famiglia ebrea di Odessa ( Phirussi) attraverso una collezione di oggetti di avorio e di ambra , nell'arco di tempo dalla fine ottocento agli anni '70.
La famiglia diviene ricchissima nella fine ottocento con il commercio di granaglie a Odessa e decide di espandere le sue ricchezze e potere in tutta l'Europa. Quindi manda i suoi rampolli ad impiantare succursali e Banche d'affari a Vienna, Parigi, Londra .
Il rampollo residente a Parigi alla fine dell'ottocento, preferisce dedicarsi all'arte piuttosto che agli affari di famiglia e diventa un collezionista importante, conosce e frequenta gli impressionisti dell'epoca e diventa un famoso critico d'arte. Acquista una collezione di bottoni di kimono ( di avorio e di ambra intarsiati) e successivamente ne fa dono di nozze al nipote di Vienna.
La collezione giapponese rimane presso la famiglia fintanto non avviene l' Anschluss dell'Austria con il III Reich. La collezione viene requisita con la villa e tutte le proprietà della famiglia, che si disperde in Europa e nel mondo.........
lo scrittore, un professore ed artista di ceramiche, è il nipote della famiglia suddetta e si mette alla ricerca della collezione, unico reperto rimasto della immensa ricchezza della dinastia .