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Una volta è abbastanza Copertina flessibile – 2 aprile 2019
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Età di letturaDa 3 anni in su
- Lunghezza stampa365 pagine
- LinguaItaliano
- Dimensioni14.7 x 2.4 x 21.8 cm
- EditoreRizzoli
- Data di pubblicazione2 aprile 2019
- ISBN-108817109967
- ISBN-13978-8817109963
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Dettagli prodotto
- Editore : Rizzoli (2 aprile 2019)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 365 pagine
- ISBN-10 : 8817109967
- ISBN-13 : 978-8817109963
- Peso articolo : 380 g
- Dimensioni : 14.7 x 2.4 x 21.8 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 255,433 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 22,456 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 29,143 in Narrativa letteraria (Libri)
- n. 81,529 in Narrativa di genere (Libri)
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In questo piccolo paese dove tutti si conoscono, ma ognuno pensa a sé – sbirciando però dal buco della serratura – facciamo la conoscenza di diversi personaggi, tra i quali spiccano subito due sorelle e un uomo che rappresenterà sempre un motivo di contrasto tra di loro. Da un lato c’è Annetta, una donna forte e molto sicura di sé. Annetta è intraprendente, furba, scaltra. Una donna che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Quasi un uomo nei comportamenti, ma dotata di una grande sensualità. Dall’altro lato c’è Giuliana, una figura altrettanto forte, ma anche fragile e molto diversa dalla sorella. Giuliana è più insicura, a tratti forse ingenua, ma anche determinata. Teme molto il giudizio degli altri – a differenza della sorella -.
E tra di loro c’è Valentino. Prima fidanzato con Annetta, quando scopre il tradimento di lei la relazione finisce, e pian piano si avvicina a Giuliana. Donna che amerà e sposerà, creando insieme una famiglia.
Annetta e Giuliana saranno a lungo separate e in conflitto, ma in realtà la forza del loro legame non verrà mai meno.
Ma accanto a loro sono tanti i personaggi che ci vengono presentati. Le loro famiglie, madri, padri, fratelli, sorelle e parenti vari, ma anche amici. Tra cui Rita e la sua storia impossibile con Mario. Un rapporto difficile, per via della differenza di classi. Un amore che però non riesce a dimenticare e che la logora dentro.
C’è quindi il tema forte della famiglia. I non sempre facili rapporti tra parenti. Le difficoltà nell’accettare certe scelte, la paura di perdere le persone amate o di venir traditi. Ci sono le chiacchiere delle piccole realtà, dei piccoli paesi, dove tutti sanno tutto di tutti e non ci mettono nulla a esprimere la propria opinione, anche non positiva. C’è l’amore profondo di una madre per la propria figlia che vede svanire e che la porta a vagare tra le ombre di una follia (poi vi lascerò un brano che mi ha molto, molto toccata e che per me riflette bene lo stile bellissimo dell’autrice).
Ma c’è anche il lavoro e la storia che prosegue.
Se all’inizio troviamo, infatti, questa realtà marchigiana povera, in cui si soffre per la fame, pian piano tutti cercano di risollevarsi e le cose cambiano. Si lavora, tanto, sin dalla più tenera età. Ci sono infatti anche bambini che non possono vivere la spensieratezza dell’infanzia, perché viene subito insegnato loro un lavoro. Si fatica, ma nonostante ciò si va avanti con determinazione. Si creano scarpe. Scarpe che diventano poi una ragione di vita. Perché dentro ogni scarpa c’è la propria casa, la propria essenza. Dapprima molto semplici, e poi si affinano le idee, si cerca l’originalità, e le cose mutano. Si prosegue con la Storia, e si notano i cambiamenti: dall’arrivo della televisione in casa che raccoglie tutte le persone del paese per vedere il Carosello o il Festival di Sanremo, alle automobili, a stili di vita migliori.
C’è la forza di un popolo, italiano, ma in particolare in questo caso marchigiano, che si rialza dalla miseria per cercare condizioni più favorevoli. Persone legate profondamente alla loro terra, una terra dura, una terra spesso spietata, che trema e rischia di portar via persone, ma dalla quale è difficile se non impossibile allontanarsi.
La realtà dei nostri nonni, dove si aveva poco ma si lavorava molto per costruire una vita migliore. Donne e uomini forti, legati alla propria terra, che non si lamentavano troppo ma si adoperavano per non soffrire più la fame. Un’epoca in cui i rapporti umani erano molto più profondi.
Le Marche diventano un vero e proprio personaggio. Non più un mero sfondo, una semplice ambientazione, ma si respira il profondo amore che Giulia ha per la sua terra, la nostra terra. Un amore che condivido. Le Marche – in particolare Casette d’Ete – vengono descritte con amore e dedizione, con precisione, e il tutto è rafforzato anche dall’uso del dialetto locale, che mi ha fatto sorridere. Lo si comprende. Sa di casa (anche se io vengo da una realtà un pochino più a sud – Ascoli Piceno -).
Quello di Giulia non è solo un semplice romanzo. Ma lo sento come una sorta di omaggio alla sua famiglia e alla terra in cui è nata e vive tuttora. Ed è riuscito.
Emoziona.
Personaggi descritti in maniera perfetta, sembrano vivi, vividi, credibili davanti ai nostri occhi. Persone non perfette, con le proprie ombre e le luci, con i difetti e i pregi. Persone semplicemente umane, alle quali potrete di certo affezionarvi.
Libro consigliatissimo.
Recensione completa sul blog unavaligiariccadisogni.wordpress.com
Recensito in Italia il 12 giugno 2019
In questo piccolo paese dove tutti si conoscono, ma ognuno pensa a sé – sbirciando però dal buco della serratura – facciamo la conoscenza di diversi personaggi, tra i quali spiccano subito due sorelle e un uomo che rappresenterà sempre un motivo di contrasto tra di loro. Da un lato c’è Annetta, una donna forte e molto sicura di sé. Annetta è intraprendente, furba, scaltra. Una donna che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Quasi un uomo nei comportamenti, ma dotata di una grande sensualità. Dall’altro lato c’è Giuliana, una figura altrettanto forte, ma anche fragile e molto diversa dalla sorella. Giuliana è più insicura, a tratti forse ingenua, ma anche determinata. Teme molto il giudizio degli altri – a differenza della sorella -.
E tra di loro c’è Valentino. Prima fidanzato con Annetta, quando scopre il tradimento di lei la relazione finisce, e pian piano si avvicina a Giuliana. Donna che amerà e sposerà, creando insieme una famiglia.
Annetta e Giuliana saranno a lungo separate e in conflitto, ma in realtà la forza del loro legame non verrà mai meno.
Ma accanto a loro sono tanti i personaggi che ci vengono presentati. Le loro famiglie, madri, padri, fratelli, sorelle e parenti vari, ma anche amici. Tra cui Rita e la sua storia impossibile con Mario. Un rapporto difficile, per via della differenza di classi. Un amore che però non riesce a dimenticare e che la logora dentro.
C’è quindi il tema forte della famiglia. I non sempre facili rapporti tra parenti. Le difficoltà nell’accettare certe scelte, la paura di perdere le persone amate o di venir traditi. Ci sono le chiacchiere delle piccole realtà, dei piccoli paesi, dove tutti sanno tutto di tutti e non ci mettono nulla a esprimere la propria opinione, anche non positiva. C’è l’amore profondo di una madre per la propria figlia che vede svanire e che la porta a vagare tra le ombre di una follia (poi vi lascerò un brano che mi ha molto, molto toccata e che per me riflette bene lo stile bellissimo dell’autrice).
Ma c’è anche il lavoro e la storia che prosegue.
Se all’inizio troviamo, infatti, questa realtà marchigiana povera, in cui si soffre per la fame, pian piano tutti cercano di risollevarsi e le cose cambiano. Si lavora, tanto, sin dalla più tenera età. Ci sono infatti anche bambini che non possono vivere la spensieratezza dell’infanzia, perché viene subito insegnato loro un lavoro. Si fatica, ma nonostante ciò si va avanti con determinazione. Si creano scarpe. Scarpe che diventano poi una ragione di vita. Perché dentro ogni scarpa c’è la propria casa, la propria essenza. Dapprima molto semplici, e poi si affinano le idee, si cerca l’originalità, e le cose mutano. Si prosegue con la Storia, e si notano i cambiamenti: dall’arrivo della televisione in casa che raccoglie tutte le persone del paese per vedere il Carosello o il Festival di Sanremo, alle automobili, a stili di vita migliori.
C’è la forza di un popolo, italiano, ma in particolare in questo caso marchigiano, che si rialza dalla miseria per cercare condizioni più favorevoli. Persone legate profondamente alla loro terra, una terra dura, una terra spesso spietata, che trema e rischia di portar via persone, ma dalla quale è difficile se non impossibile allontanarsi.
La realtà dei nostri nonni, dove si aveva poco ma si lavorava molto per costruire una vita migliore. Donne e uomini forti, legati alla propria terra, che non si lamentavano troppo ma si adoperavano per non soffrire più la fame. Un’epoca in cui i rapporti umani erano molto più profondi.
Le Marche diventano un vero e proprio personaggio. Non più un mero sfondo, una semplice ambientazione, ma si respira il profondo amore che Giulia ha per la sua terra, la nostra terra. Un amore che condivido. Le Marche – in particolare Casette d’Ete – vengono descritte con amore e dedizione, con precisione, e il tutto è rafforzato anche dall’uso del dialetto locale, che mi ha fatto sorridere. Lo si comprende. Sa di casa (anche se io vengo da una realtà un pochino più a sud – Ascoli Piceno -).
Quello di Giulia non è solo un semplice romanzo. Ma lo sento come una sorta di omaggio alla sua famiglia e alla terra in cui è nata e vive tuttora. Ed è riuscito.
Emoziona.
Personaggi descritti in maniera perfetta, sembrano vivi, vividi, credibili davanti ai nostri occhi. Persone non perfette, con le proprie ombre e le luci, con i difetti e i pregi. Persone semplicemente umane, alle quali potrete di certo affezionarvi.
Libro consigliatissimo.
Recensione completa sul blog unavaligiariccadisogni.wordpress.com
Più andavo avanti con le pagine e più sentivo una familiarità di costruzione del racconto, di empatia con i personaggi, di bisogno di andare oltre, di portare il lettore fino in fondo, farlo sentire parte di questo meraviglioso tutto di emozioni, di vita. In tutto questo ho ritrovato i tratti della mia scrittrice contemporanea preferita, Elizabeth Jane Howard e il pensiero è andato subito ai Cazalet, la saga che ci ha tenuti incollati a migliaia di pagine senza mai stancarci.
Perchè Giulia Ciarapica può essere considerata la nostra Jane? Innanzitutto per l’attenzione al racconto dei luoghi, per la profondità dei personaggi, per l’impatto emotivo dell’ambientazione storica, ma soprattutto per la capacità di tradurre in modo semplice e diretto sensazioni complesse e inafferrabili.
Una volta è abbastanza non è solo un romanzo, ma un racconto di vita: pagine che pulsano, parole che scalpitano, coro di voci che vogliono essere ascoltate.
Adesso non ci resta che aspettare i prossimi volumi di questa saga familiare che sono certa coinvolgerà i lettori di tutto il mondo.
Più andavo avanti con le pagine e più sentivo una familiarità di costruzione del racconto, di empatia con i personaggi, di bisogno di andare oltre, di portare il lettore fino in fondo, farlo sentire parte di questo meraviglioso tutto di emozioni, di vita. In tutto questo ho ritrovato i tratti della mia scrittrice contemporanea preferita, Elizabeth Jane Howard e il pensiero è andato subito ai Cazalet, la saga che ci ha tenuti incollati a migliaia di pagine senza mai stancarci.
Perchè Giulia Ciarapica può essere considerata la nostra Jane? Innanzitutto per l’attenzione al racconto dei luoghi, per la profondità dei personaggi, per l’impatto emotivo dell’ambientazione storica, ma soprattutto per la capacità di tradurre in modo semplice e diretto sensazioni complesse e inafferrabili.
Una volta è abbastanza non è solo un romanzo, ma un racconto di vita: pagine che pulsano, parole che scalpitano, coro di voci che vogliono essere ascoltate.
Adesso non ci resta che aspettare i prossimi volumi di questa saga familiare che sono certa coinvolgerà i lettori di tutto il mondo.
Personalmente mi è parso di leggere due libri in uno: uno a volo d'uccello sull'Italia durante e dopo la seconda guera mondiale e via via fino agli anni 60, con descrizione dell'economia, dei modi di vivere, dei modi di pensare, addirittura della musica e della moda.
Il secondo è un viaggio dentro le famiglie coinvolte con nascite, amori, tradimenti, affari, amori proibiti, liti, morti e tutto quello che può succedere in una vita.
Un libro da non perdere per preparasi al successivo.
Un classico sul come , con duro lavoro , si torna a vivere meglio ripulendosi dalla povertà iniziale .
Storia che poteva essere narrata sicuramente meglio e con meno lentezza . Ma la scrittura è un'arte di pochi .