Scarica l'app Kindle gratuita e inizia a leggere immediatamente i libri Kindle sul tuo smartphone, tablet o computer, senza bisogno di un dispositivo Kindle.
Leggi immediatamente sul browser con Kindle per il Web.
Con la fotocamera del cellulare scansiona il codice di seguito e scarica l'app Kindle.
OK
Immagine non disponibile
Colore:
-
-
-
- Per visualizzare questo video scarica Flash Player
Giordano Bruno Copertina flessibile – 14 gennaio 2016
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- ISBN-108815260757
- ISBN-13978-8815260758
- EditoreIl Mulino
- Data di pubblicazione14 gennaio 2016
- LinguaItaliano
- Dimensioni13.5 x 0.8 x 21.4 cm
- Lunghezza stampa112 pagine
Spesso comprati insieme
I clienti che hanno visto questo articolo hanno visto anche
- Il sigillo dei sigilli. I diagrammi ermetici. Giordano Bruno filosofo e pittoreGiordano BrunoCopertina flessibile
Dall'editore
"Se ho visto più lontano è perché sono salito sulle spalle di giganti" / Isaac Newton
Come ci ricorda questo famoso aforisma, che il sapere si accumuli in verticale, e che per goderne la vista sia necessario arrampicarsi sul genio di chi ci ha preceduto, è un’idea ricorrente della cultura occidentale sin dal Medioevo.
Come editore amiamo questa immagine perché fotografa il nodo della trasmissione del sapere che è al centro del nostro lavoro, ma la amiamo anche perché il Mulino stesso ha una lunga storia e in casa editrice capita spesso di sentirci in bilico su chi ha avuto le spalle larghe prima di noi.
Eccola, dunque, la ragione dei titoli che ogni anno scegliamo di ripubblicare in edizione economica nelle collane Storica Paperbacks e Biblioteca Paperbacks: fornire nuovi occhi ai nostri lettori. Storie idee, donne, uomini, giganti, riunitevi e fateci vedere meglio!
Dettagli prodotto
- Editore : Il Mulino (14 gennaio 2016)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 112 pagine
- ISBN-10 : 8815260757
- ISBN-13 : 978-8815260758
- Peso articolo : 120 g
- Dimensioni : 13.5 x 0.8 x 21.4 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 94,497 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 1,455 in Storia della filosofia e scuole di pensiero
- Recensioni dei clienti:
Informazioni sull'autore
Scopri di più sui libri dell'autore, guarda autori simili, leggi i blog dell’autore e altro ancora
Recensioni clienti
Le recensioni dei clienti, comprese le valutazioni a stelle dei prodotti, aiutano i clienti ad avere maggiori informazioni sul prodotto e a decidere se è il prodotto giusto per loro.
Per calcolare la valutazione complessiva e la ripartizione percentuale per stella, non usiamo una media semplice. Piuttosto, il nostro sistema considera cose come quanto è recente una recensione e se il recensore ha acquistato l'articolo su Amazon. Ha inoltre analizzato le recensioni per verificarne l'affidabilità.
Maggiori informazioni su come funzionano le recensioni dei clienti su Amazon-
Migliori recensioni
Recensioni migliori da Italia
Al momento, si è verificato un problema durante il filtraggio delle recensioni. Riprova più tardi.
Ma cosa spinse i giudici inquisitori alla definitiva condanna del giovane intellettuale, filosofo ed ex monaco? Quali furono i procedimenti adottati e sulla base di quali prove venne formulata l’accusa che portò alla non inevitabile morte?
Ce lo spiega con questo piccolo sunto la studiosa Anna Foa, insegnante di Storia Moderna alla Sapienza di Roma, la quale ripercorre a ritroso la vita di questo complesso personaggio dal carattere eccentrico, esuberante, energico, voglioso di indagare sui misteri che circondano l’universo sotto l’infinita onnipotenza del Dio creatore del moto, dell’ordine e della natura.
Giordano Bruno, di benestante famiglia e destinato ad una banale carriera monacale, ben presto si ritrovò ad abbandonare quella veste e quel convento così opprimente dal punto di vista teologico e sociale. Amante della ricerca, dello studio e del dialogo volto a scoprire la verità dietro i consueti e tradizionali dogmi, viaggiò in lungo e in largo in quell’Europa che non sempre lo accolse inizialmente con calore e riconoscenza.
Nei suoi trascorsi presso gli ambienti universitari parigini, londinesi, svizzeri, tedeschi e cechi, ebbe amicizie potenti che gli consentirono di insegnare filosofia e di essere omaggiato ed elogiato dalle corti più abbienti per la sterminata conoscenza culturale e filosofica. Ma l’ambiente accademico lo portò oltremodo alla conflittualità con altrettanti illustri colleghi, fortemente critici verso quella libertà di pensiero spesso interpretata come negazione della verità sancita dal mondo cattolico romano.
Certo è che dagli scritti pubblicati e disseminati nei paesi europei ospitanti, emerge una chiara espressione del dubbio, della critica verso concetti, regole e presunte verità assolute che, secondo il filosofo Bruno, meritavano di essere analizzate sotto un’ottica maggiormente profonda, comunque senza mai rinnegare o negare la volontà di Dio, l’espressione evangelica e la figura del Cristo, così come quella del Papa e della gerarchia cattolica in generale.
Più che di manifestare la libertà di pensiero, Giordano Bruno cercava di revisionare la fede cattolica impregnandola di valenze fino ad allora ampiamente rinnegate, escluse o semplicemente mai avvalorate. E forse, egli stesso voleva dar vita, da leader, ad una nuova comunità capace di trasmettere i reali valori della fede cattolica, ponendola come grande, unica religione unificante i popoli di tutto il mondo.
Ma nei suoi scritti emerge anche un amore per la magia, l’ermetismo, e il profondo rispetto per ritualità facenti parte di arcaiche religioni pagane. Quali che fossero i suoi reali intenti, volle alla fine riconciliarsi con quella chiesa dalla quale era stato costretto a scappare per non incappare negli inevitabili processi e persecuzioni.
Rientrato in Italia e arrestato dalla Santa Inquisizione di Venezia prima e da quella romana poi, Giordano Bruno difese la propria libertà di pensiero di fronte ai giudici, omettendo ciò che lo avrebbe posto in pericolo e che veniva riportato nelle pagine di quelle opere quali la cena de le ceneri; De la causa, principio et uno; De l’infinito, universo e mondi e Spaccio de la bestia trionfante, persistendo sull’assoluto rispetto per la chiesa stessa e negando con fermezza le pesanti quanto deboli accuse di blasfemia verso il Cristo, la Madonna e la Trinità.
Il braccio di ferro con la chiesa scaturito dalla straripante vivacità caratteriale, pose la parola fine ai sogni del giovane Bruno. Ma dalle fonti a nostra disposizione, emerge più volte la sensazione che lo stesso Papa non lo volesse davvero condannare a seguito delle scarne prove in possesso, auspicando un pentimento da parte dell’accusato che, tuttavia e nonostante svariati tentativi, mai avvenne. Giordano Bruno difese il proprio pensiero rigettando ogni volta l’abiura concessagli.
Dal XIX secolo a oggi la figura di Giordano Bruno è rinata sotto una veste simbolica che richiama alla libertà di espressione, di libero pensiero, di analisi critica e approfondimento verso regole e dogmi oppressivi e ostracizzanti. Si loda il coraggio del filosofo, intellettuale e sapiente contro l’iniziativa oscurantista della chiesa cattolica. Tuttavia la verità è ben differente e volta a inquadrare una personalità profondamente affascinata dalla magia e dall’ermetismo, che cercava di “modernizzare” il cattolicesimo investendolo di nuova aura capace di unire tutti i popoli sotto un’unica fede. Siamo dunque ben lontani da quella veste atea che spesso è stata ricamata per l’ex monaco.
Tutto ciò nulla toglie alla magistrale caparbietà con la quale Giordano Bruno ha affrontato il lungo processo accusatorio, manifestando con impeto, un pizzico di follia ed energia il proprio carisma e la voglia di scoprire, capire, sovvertire e approfondire il mistero dietro il concetto, la realtà invisibile celata dietro la banalità del vivere e agire seguendo ciò che ci è stato insegnato. Resta di lui anche il genio attraverso gli scritti, nonché l’orrido insensato crimine di un clero all’epoca assai dispotico e, dacché formato da uomini smaniosi di potere più che santità, depravato.
Molto interessante la narrazione dei fatti e del contesto socio politico in cui si è deciso di erigere il suo monumento a Campo dei Fiori.
Avrebbe meritato almeno 4 stelle, forse anche 5, ma il libro presenta un difetto tecnico: salta quasi interamente il capitolo sulla sua condanna, peccato... proprio sul più bello!
Imperdonabile!