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Estratto Estratto
Miele Copertina flessibile – 29 settembre 2015
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa360 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreEinaudi
- Data di pubblicazione29 settembre 2015
- Dimensioni13.6 x 2.2 x 20.9 cm
- ISBN-10880622736X
- ISBN-13978-8806227364
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Descrizione prodotto
Recensione
Masolino D’Amico, Tuttolibri - La Stampa
Anni 1970. Serena Frome è una bella ragazza inglese figlia di un vicario di provincia e in possesso di una mediocre laurea in matematica. Troppo tardi a Cambridge si è accorta di avere seguito una vocazione sbagliata, ma poi ha rimediato in parte diventando l’allieva adorante e poi l’amante di un fascinoso professore di storia, il quale prima di abbandonarla e scomparire la raccomanda per un impiego a Londra, nei servizi segreti. In carattere con quanto sappiamo dai romanzi di Le Carré, oltre che comportare uno stipendio da fame quella della spia è un’attività squallidissima: dopo mesi a catalogare scartoffie, la prima operazione sul campo che Serena si vede affidare consiste nel fingersi pulitrice, e quindi raschiare strati di sudiciume da un appartamentino già usato come base. Qui trova una traccia del professore scomparso, che nel frattempo si è autoesiliato in un’isoletta nordica ed è morto; ma lasciamolo perdere, la storia che Ian McEwan vuole raccontare è un’altra, e riguarda il successivo incarico di Serena. Alla quale, essendo ella considerata dai Servizi un’esperta di letteratura (legge molti romanzi, in edizione tascabile), viene chiesto un parere su un giovane autore poco più che esordiente, tale Tom Haley.
Sulla falsariga della Cia, che finanzia senza apparire l’attività di intellettuali più o meno schierati contro il blocco sovietico - ha da poco fatto scalpore la scoperta che proprio grazie ai suoi contributi sopravviveva Encounter, la prestigiosa rivista cui collaboravano insospettabili come Stephen Spender e Mary McCarthy - gli inglesi vogliono fare lo stesso in casa loro, sovvenzionando scienziati, architetti e via dicendo, purché sembrino possibili anticomunisti. Ci vuole anche uno scrittore; e questo Haley oltre a qualche racconto ha scritto articoli contro le durezze del totalitarismo sovietico.
Dopo averlo raccomandato alla commissione, Serena deve così contattarlo e spiegargli che un’ente filantropico, dietro cui i Servizi si nascondono, vuole corrispondergli un lauto compenso mensile per due o tre anni senz’altra condizione che quella di dedicarsi full time alla sua vocazione di narratore. Haley accetta, scrive un romanzo che vince il Jane Austen Prize, e naturalmente si butta in una rovente relazione con Serena, reduce da una tresca col suo superiore ai Servizi. Quest’ultimo però è geloso di lei, e allora...
Ma Miele non è un romanzo di spionaggio, disincantato o meno, e neppure un romanzo di sentimenti. Questa volta infatti l’estroso McEwan ha voluto concedersi un gioco squisitamente letterario, con protagonista se stesso. Come lui infatti il promettente Tom Haley, suo coetaneo, è dottorando all’università del Sussex; come lui ha esordito con racconti a sfondo inquietante, talmente simili a quelli del primo McEwan che proprio uno di loro, anticipatore di un recente, postapocalittico romanzo di Cormac McCarthy, dà lo spunto al libro con cui Haley vince il suo premio. Come McEwan nello stesso periodo, Haley fa amicizia con Martin Ammis, Ian Hamilton e altri giovani letterati famosi. E nella situazione si comporta come forse McEwan sogna che si sarebbe comportato se fosse capitato anche a lui, quando ne aveva bisogno, l’arrivo di una splendida donna non troppo intelligente a offrirgli sesso, denaro e la piena libertà di creare - si comporta cioè usando la propria avventura come materiale per un romanzo, per raccontare il quale addirittura si cala nei panni della corruttrice.
Il divertissement è elegante, e la schematicità dell’assunto, dissimulata dalla consueta felicità di McEwan nell’inventare vividi particolari realistici e descrivere atmosfere di quella Inghilterra divisa tra i due fiacchi premier Heath e Wilson e preoccupata dai terroristi irlandesi. Se solo la vicenda che dà l’ossatura fosse più interessante, o almeno credibile, staremmo parlando di una ciambella col buco.
Dettagli prodotto
- Editore : Einaudi (29 settembre 2015)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 360 pagine
- ISBN-10 : 880622736X
- ISBN-13 : 978-8806227364
- Peso articolo : 320 g
- Dimensioni : 13.6 x 2.2 x 20.9 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 201,153 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 17,335 in Narrativa contemporanea (Libri)
- n. 22,572 in Narrativa letteraria (Libri)
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Divertente leggere il dietro le quinte della vita da spia e capire come nell'Agenzia dell'Intelligence britannica negli anni 60 lavorassero soprattutto semplici impiegati e belle dattilografe come la protagonista, Serena, che si illude di far parte della vita segreta del suo paese e alla fine scopre (molto in ritardo, rispetto a noi lettori) che è tutta una commedia. Come quando le chiedono di trovare uno scrittore "allineato" al cosiddetto "pensiero occidentale" da finanziare occultamente. Le vicende amorose della nostra eroina sono fallimentari esattamente come la sua vita lavorativa.
La storia avrebbe potuto essere avvincente e coinvolgente, con il suo mix di spionaggio e sentimenti calati nel clima della guerra fredda e della crisi degli anni 70. Invece mi sono parecchio annoiata nelle numerose pagine dedicate alle digressioni su autori (presumo inglesi) a me per lo più sconosciuti, all'organizzazione dei servizi segreti inglesi e a racconti scritti dal protagonista maschile, a mio parere privi di qualsiasi originalità o interesse e che fanno perdere il ritmo alla narrazione principale.
Anche i sentimenti sembrano aleggiare troppo lievi sopra il racconto, senza riuscire convincenti malgrado si intuisca che l'autore vorrebbe farli apparire profondi e travolgenti.
Assegno tre stelle invece di due solo per il finale inatteso, anche se calato nell'ennesima digressione letteraria del protagonista maschile.
In definitiva, come riporta un altro commento, si poteva fare di più e molto meglio...
Ora sono in dubbio se fare un altro tentativo con questo autore o abbandonarlo definitivamente. Ci penserò...
La vicenda è godibilissima e di grande humor, e la chiave comico-satirica in cui vengono presentate venerabili - e meno venerabili - istituzioni britanniche ( dalla Chiesa d'Inghilterra al mondo dei grandi e rinomati colleges universitari, dagli ambienti editoriali e letterari londinesi ai Servizi segreti ) è brillantemente canzonatoria ma non priva, in alcuni casi, di una elegante ferocia.