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Dall'editore
Norberto Bobbio
“È uno struzzo, quello di Einaudi, che non ha mai messo la testa sotto la sabbia”
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Recensione a cura del blog @libros_libro_books (Instagram)
“” È meglio che i nostri figli sappiano fin dall’infanzia, che il bene non riceve ricompensa e il male non riceve castigo, e tuttavia bisogna amare il bene e odiare il male, e a questo non è possibile dare nessuna logica spiegazione””11 racconti, saggi di costume e autobiografici che Natalia Ginzburg scrisse fra il 1944 e il 1960 per diversi giornali italiani, raccolti in questo piccolo libro che può essere letto velocemente, che però ti fa pensare per molto tempo dopo il momento in cui hai girato l’ultima pagina…Con una scrittura molto delicata, fluida ma allo stesso tempo diretta, senza fronzoli, Natalia Ginzburg ci fa passeggiare per un ampio ventaglio di tematiche: dalla comparazione ironica e divertente fra Italia e Inghilterra, l’importanza delle scarpe rotte e l’amicizia, il ricordo del suo secondo marito (con chi aveva grandi differenze caratteriali e d’opinione), e i due che più mi sono piaciuti: uno, sull’arte della scrittura e l’altro, il più scioccante, sull’educazione dei figli.“”Quello che deve starci a cuore, nell’educazione, è che nei nostri figli non venga mai meno l’amore per la vita, né oppresso dalla paura di vivere, ma semplicemente in stato d’attesa, intento a preparare se stesso alla propria vocazione.””Nostalgia, malinconia e grandi dosi di saggezza che Natalia è riuscita saggiamente a fondere insieme in racconti che, anche se scritti oltre 60 anni fa, sono dotati di modernità, semplicità e chiarezza, che anche se non hanno l’effetto sorpresa nè bruschi salti di emozioni contrastanti, ti faranno fermare per un attimo e dire “wow, credo che dovrò rileggerlo nuovamente, troppa ricchezza messa tutta insieme”. Consigliatissimo““C’è una certa monotona uniformità nei destini degli uomini. Le nostre esistenze di svolgono secondo leggi antiche e immutabili, secondo una loro cadenza uniforme e antica.””
