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Rosso come una sposa Copertina flessibile – 3 luglio 2014
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa266 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreEinaudi
- Data di pubblicazione3 luglio 2014
- Dimensioni13.6 x 1.6 x 20.9 cm
- ISBN-108806223194
- ISBN-13978-8806223199
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Dettagli prodotto
- Editore : Einaudi (3 luglio 2014)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 266 pagine
- ISBN-10 : 8806223194
- ISBN-13 : 978-8806223199
- Peso articolo : 160 g
- Dimensioni : 13.6 x 1.6 x 20.9 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 39.240 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
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Nonostante la moltitudine di persone che entrano in scena, in realtà di personaggi veri e propri ce n'è uno solo, la nonna della narratrice che grazie alla sua longevità abbraccia tutte e quattro le generazioni oggetto della narrazione assistendo agli sconvolgimenti sociali e politici di quel turbolento periodo storico.
Il racconto si dipana leggero senza mai soffermarsi più di tanto sulle persone che si avvicendano entrando in scena e uscendone molto rapidamente. L'evidente intenzione dell'autrice non è quella di scavare nella loro vita e nei loro caratteri, bensì di animarli in brevi episodi utili a descrivere la condizione di donne e uomini, i loro ruoli sociali, il loro modo di vedere di sentire e di relazionarsi in un mondo in costante e rapida evoluzione.
La narrazione assume quindi il carattere naturale del ricordo dove ciò che conta non è la messa fuoco del particolare ma la ricostruzione di emozioni, di sentimenti che furono vissuti, richiamandoli alla mente con quel tocco di poesia che accompagna sempre la nostalgia per ciò che è andato ormai perduto.
Se il lettore è interessato a questo genere, troverà nel racconto della Ibrahimi molti motivi di appagamento. Per me è stato così.
Nella prima parte, la più interessante e riuscita, si staglia la figura di Saba, donna apparentemente fragile che acquista sempre più spessore fino a essere con la sua energia il perno della famiglia, soprattutto quando diventerà suocera e dunque la vera padrona che gestisce marito e figli, secondo la tradizione. La sua storia personale, dal matrimonio senza amore alla nascita di tanti figli, si intreccia con la Storia dell'Albania, dal mondo arcaico dei primi del '900, all'occupazione italiana, agli stermini della guerra, al comunismo, fino alla società post-comunista.
Nella seconda parte la narratrice è sua nipote che condividerà con la vecchia Saba il suo mondo ancestrale e che sarà capace di allontanarsi dal suo paese senza rinnegare la tradizione.
La scrittura lineare, leggera e ironica rende la lettura piacevole.
Nella prima parte del libro l'io narrante è Saba, nonna di Anilda, che racconta la vita sua e delle sue parenti strette in un piccolo paese tra i monti tra la fine degli anni '30 e gli anni '80.
Nella seconda parte è la nipote Dora che racconta: Dora vive in città, a Valona, e siamo ormai immersi nel regime chiuso e autarchico di Enver Hoxha, dove per spendere i propri soldi per l'acquisto di un televisore o per mandare una figlia all'università occorre il benestare del Partito. Il racconto di Dora arriva oltre la caduta di Hoxha, con tutto ciò che ha comportato in termini di disordine e flussi migratori.
Lo stile narrativo è basato su episodi della vita delle due protagoniste, oppure delle persone a loro vicine. E' un racconto decisamente al femminile e approfondisce l'esperienza umana individuale, mentre gli aspetti sociali rimangono il contesto nel quale gli episodi si determinano.
Senza essere un capolavoro letterario, è comunque un bel libro, che trasmette efficacemente l'esperienza e i sentimenti delle protagoniste e qualcosa della storia recente dell'Albania.