Un uomo dopo aver lottato per giorni tra la vita e la morte, si sveglia senza memoria dentro una sudicia baracca, per vivere lava i vetri delle auto ferme ai semafori. Sarà coinvolto in un intrigo internazionale e tra le parole di una misteriosa profezia ricorderà chi è veramente. Tina cerca di annegare il suo passato dentro i suoi occhi così azzurri che sanno di mare. Il Conte Monfort de Normandie colleziona spade antiche come quelle che i suoi antenati usarono nelle crociate. Una donna in fuga rimprovera a se stessa: “Non dovevo ascoltare i miei sentimenti”. Nei campi profughi del Libano, Bianca aiuta quelle povere anime strappandole alla morte. Un continuo divenire narrativo tra le note rosso sangue e il ritmo incalzante di un thriller.
Domani è un thriller contemporaneo, corale e di grande respiro, sia per i tanti personaggi e sia per le tante ambientazioni.
Un campo di zingari, le baracche sporche, lo sfruttamento degli esseri umani, l’illegalità, la prostituzione. Per gli zigani, un uomo che ha perso la memoria è come se non fosse né vivo, né morto.
Terre di confine ai margini della società, ma anche di forte solidarietà. L’amore, la fede, il solenne percorso religioso della processione della Santa, i rituali pagani del misterioso mondo dell’occulto.
Un’indovina, la dodicesima carta degli arcani maggiori dei tarocchi e le parole oscure di una misteriosa profezia, tra il degrado e lo squallore della città.
I personaggi, come ingranaggi di un orologio, saranno trascinati dal percorso narrativo verso scenari diversi dal luogo d’inizio del racconto. (Roma, Lugano, Milano, Normandia, Canada, Buenos Aires, Beirut).
Domani è anche un luogo dell’anima.
Il protagonista sarà coinvolto da un intrigo internazionale, in cui l’archeologia, la scienza, il mistero, l’amore e la fede, lo porteranno a trovare la verità che si cela dentro il suo cuore.
La forte personalità e lo spessore psicologico dei tantissimi personaggi, li rendono dei veri coprotagonisti, con le loro storie personali, saranno trascinati dentro le vicende del romanzo, tra i campi profughi libanesi di Beirut, la tecnologica città canadese di Toronto, il porto di Marsiglia e il Nord Africa.
Avere l’opportunità di scrivere e dare vita a simili storie e personaggi, è davvero un grande privilegio.
Il romanzo attraversa anche le porte del tempo e della storia, facendo rivivere una Crociata dimenticata, quella di cristiani contro altri cristiani, quella contro i Catari, organizzata in nome di Dio da Papa Innocenzo III nel 1209, che sterminò questo movimento ritenuto eretico.
La città dove il romanzo è ambientato, riscatterà la sua storia. Spesso l’immaginario e il desiderio collettivo, prendono forma nella scrittura e nella narrazione.
Atmosfere e suggestioni di luoghi magici: La fortezza di Montsegur nel Sud della Francia, La Via Sancti Michaelis, le Alpi svizzere, e il luogo misterioso nascosto da un enigma.
La frase “Niente è come sembra” potrebbe essere il sottotitolo di questo thriller dal finale sorprendente, in cui la morte provocata, subita, combattuta e mai accettata, diventa un'altra protagonista.
Una dedica, all’ultima pagina, tocca uno dei sentimenti che hanno ispirato la scrittura del romanzo: “A tutte le anime scomparse in silenzio da questo mondo senza che nessuno abbia mai ascoltato la loro voce”.
Come il massacro dei Catari del XII secolo, dove furono uccise più di un milione di persone, e la tragedia contemporanea dei campi profughi in medio Oriente.
La fuga dello scienziato Ettore Majorana, cuori malvagi che tentano di realizzare il suo dispositivo in grado di produrre energia pulita, economica e infinita, “la chiave di un luminoso futuro per evitare la distruzione del pianeta prima che sia troppo tardi”.
Scrivere toccando l’anima dei luoghi, delle storie e dei personaggi, è come abbracciare il cuore del mondo.
